La visione del professor Gärtner sui Paesi neutrali oggi

In un’intervista a “Strumenti Politici”, rivista italiana di geopolitica, il professore dell’Università di Vienna Heinz Gärtner illustra le caratteristiche positive della neutralità. In particolare parla del suo Paese, l’Austria, neutrale per Costituzione. L’adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO ha fatto vacillare nell’opinione pubblica la fiducia e verso l’idea di neutralità. Il professore spiega come al contrario il ruolo dei Paesi neutrali si sia rafforzato.

Il curriculum di Gärtner

Heinz Gärtner non è un semplice attivista o un pensatore anomalo. E’ docente di scienze politiche a Vienna e a Stanford e siede nel Comitato consultivo dell’Istituto Internazionale per la Pace (IIP), anch’esso con sede a Vienna. E’ consulente del governo austriaco in materia di sicurezza e difesa e scrive articoli per il Foreign Policy e il Bollettino degli Scienziati Atomici. Si tratta dell’ente che si occupa di aggiornare il cosiddetto “Orologio dell’Apocalisse”. Oggi segna meno 90 secondi alla deflagrazione nucleare finale. Però Gärtner non pensa che gli scienziati stiano esagerando, anzi avverte che abbiamo fatto passi indietro fino agli anni ’50 del secolo scorso. Dobbiamo quindi recuperare molta strada, ma col dialogo e la cooperazione possiamo farcela. L’Austria ospita le sedi di organizzazioni internazionali ed è un luogo di incontro e di scambio, quindi la sua neutralità è un vantaggio strategico.

I nuovi neutrali dopo il conflitto in Ucraina

Secondo il professore, non è vero che la guerra in Ucraina abbia polarizzato tutti i governi verso questo o quel fronte. Sostiene invece che “le guerre generano sempre dei nuovi Paesi neutrali”. L’esempio dei due Stati scandinavi infatti non è stato seguito da nessun altro. Anzi quasi due terzi dei Paesi del mondo sono neutrali. A livello globale il Movimento dei Non Allineati ha ripreso slancio e acquisisce nuovi simpatizzanti. Helsinki e Stoccolma invece sono diventate potenziali nemici di Mosca, che non li aveva mai minacciati. Come membri NATO devono a conformarsi all’articolo 5 del Trattato e ospiteranno le postazioni militari dell’Alleanza Atlantica. La Finlandia poi è addirittura uno Stato in prima linea. Non era forse meglio restare neutrali e svolgere un ruolo di mediazione? Fonte: https://strumentipolitici.it/neutralita-e-dialogo-lesempio-positivo-dellaustria-il-ruolo-cruciale-dei-paesi-neutrali-a-dispetto-delladesione-nato-di-svezia-e-finlandia-intervista-al-professor-heinz/