Cosa pensano i medici della digital health

Un report di Ipsos ha indagato le opinioni dei medici sulla digital health con un sondaggio su circa 3.500 clinici in tutto il mondo, Italia compresa. Conoscere a fondo i bisogni digitali dei medici è cruciale per una strategia di comunicazione rivolta ai professionisti sanitari, sottolinea la digital communication agency Polk&Union.

Secondo il recente rapporto “Digital Doctor 2023” di Ipsos, i medici sono fiduciosi riguardo ai benefici della digital health per i pazienti, ma al tempo stesso preoccupati per i possibili rischi. Gli HCP si dicono inoltre entusiasti dell’intelligenza artificiale nella sanità, ma cauti riguardo alle terapie digitali. Prestano attenzione alla sostenibilità e al digital divide sanitario e cercano informazioni medico-scientifiche per la loro pratica quotidiana tra soluzioni offline e online.

Il rapporto si basa su un sondaggio condotto su circa 3.500 medici, tra professionisti sanitari che operano nell’assistenza primaria, pediatri, oncologi e neurologi di venti paesi in tutto il mondo, Italia compresa. Questo sondaggio traccia un panorama dei comportamenti e delle future tendenze tra la classe medica alle prese con la sanità digitale

Vantaggi e ostacoli da superare della digital health secondo i medici

Se nel 2021 gli HCP avevano affermato di aver sperimentato un’accelerazione nell’utilizzo di tool e soluzioni digitali, oggi si soffermano sulla necessità di affrontare le barriere che rendono ancora difficoltosa l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e le terapie digitali nella sanità.

La telemedicina è considerata una realtà e parte integrante dell’Healthcare da quattro HCP su dieci. Nonostante ciò, questa «nuova normalità» porta con sé sfide che preoccupano i medici e che vanno dalla capacità di fare diagnosi accurate da remoto alla qualità della cura fornita tramite la telemedicina, fino all’alfabetizzazione digitale e tecnologica di medici e pazienti.

Intelligenza artificiale in sanità e terapie digitali: tra entusiasmo e scetticismo

Quanto all’intelligenza artificiale, poco meno della metà dei clinici si dice entusiasta del suo ruolo nel futuro dell’Healthcare, riconoscendone i vantaggi per l’automazione di task ripetitivi, l’efficienza e l’accuratezza della diagnosi. Tuttavia, solo il 31% degli intervistati ha ammesso di aver utilizzato soluzioni di intelligenza artificiale.

Sulle terapie digitali, gli HCP si mostrano più cauti. Appena il 18% di loro ha prescritto un trattamento che può essere considerato terapia digitale e solo il 25% ha consigliato tali terapie ai propri pazienti. La formazione disponibile su questo tipo di terapie è ritenuta insufficiente dal 62% dei medici, mentre il 48% ritiene che non tutte le terapie digitali siano efficaci e il 45% sostiene che non ci siano sufficienti evidenze cliniche.

Interagire con i medici nell’era della digital health: l’esperienza di Polk&Union

Interagire con i medici nell’era della digital health è un’esperienza cruciale. Polk&Union Health, la divisione interamente dedicata a Healthcare e Pharma di Polk&Union, segue da vicino l’evoluzione della sanità digitale e affianca le principali aziende del mondo della Salute per connetterle con i propri pubblici grazie a piani di comunicazione e strategie, come per esempio quelle focalizzate sull’engagement digitale dei medici

Polk&Union, digital communication agency specializzata in marketing integrato, sviluppa campagne di comunicazione integrata, piani d’azione, contenuti creativi e servizi di digital marketing per le principali aziende della Salute.

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