“Ci occupiamo di energia, acqua e ambiente, settori che impattano fortemente sulla qualità della vita delle persone: per questo A2A è una Life Company”: le considerazioni di Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs, nell’intervista di “Italia Informa”.
Carlotta Ventura: Life Company, una vera e propria presa di coscienza sull’identità aziendale
La transizione energetica e l’economia circolare sono i due elementi su cui il Gruppo A2A ha posto le fondamenta del Piano Industriale 2021-2030. È il primo Piano con un orizzonte temporale di lungo periodo e ha segnato il riposizionamento dell’azienda come Life Company. Intervistata dal magazine “Italia Informa”, la manager Carlotta Ventura ha parlato di questo cambiamento: “Abbiamo una grande responsabilità: assicurare il benessere oggi ed un futuro sostenibile per le generazioni che verranno e per fare questo è necessaria un’azione quotidiana che concretizzi ciò di cui parliamo”. Tutto è partito da “una vera e propria presa di coscienza di quella che è l’identità tangibile e intangibile dell’azienda” e “per questo motivo è stato molto semplice raccontare la Life Company a tutta la comunità A2A e ottenere un ottimo riscontro dai circa 13.000 dipendenti, dai vertici a tutti i colleghi”. Una mission ben definita “aiuta tutti a lavorare meglio”, prosegue la manager, che osserva inoltre come oggi “per un’azienda di successo, l’impegno sociale e la sostenibilità ambientale sono sempre meno una scelta e sempre più un’esigenza”. Il percorso è proseguito nel particolare momento storico della pandemia: un tema affrontato da Carlotta Ventura anche in un intervento pubblicato nel libro di Stefano Gnasso “Pandexit”. “Ogni crisi rappresenta la possibilità di portare alla luce un nuovo modo di vedere le cose, di consentire una rielaborazione di concetti e modelli”, sottolinea: “La sensibilità verso il tema della sostenibilità da parte di cittadini, aziende, istituzioni è certamente legata al grande impatto di un tema quale il climate change, ma è stata grandemente accelerata e ampliata dall’arrivo della pandemia da Covid 19”.
Carlotta Ventura: azioni concrete e inclusione, Generazione Z è alleata nel percorso
Occuparsi di sostenibilità, però, vuol dire anche impegnarsi attraverso azioni, comportamenti e risultati tangibili. Nell’epoca del “first act, then talk” è infatti importante raggiungere in primis gli obiettivi: “La parola chiave deve essere credibilità”, rimarca Carlotta Ventura, “il vero collante che avvicina le aziende ai clienti, ai cittadini, alle istituzioni è la fiducia”. La sfida oggi è “allargare e consolidare il proprio capitale relazionale attraverso comportamenti agiti e risultati tangibili”, con una comunicazione d’impresa che “racconti la sostanza, la concretezza delle azioni davvero messe in campo”. La Generazione Z è una grande alleata in questo: “I giovani sono i veri esperti in tematiche ambientali e sono coloro che influenzano i comportamenti all’interno delle famiglie. Inoltre, sono queste le generazioni che dovranno convivere un domani con i risultati di ciò che oggi si sta facendo per la lotta al climate change”. La stessa attenzione deve essere dedicata alle “3 P” delle Nazioni Unite (People, Planet, Prosperity), nonché al tema dell’inclusione, altra parola cruciale nell’ecosistema sostenibile. “Fa parte degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ai quali sono allineati circa il 90% degli investimenti del Piano Industriale di A2A“, così Carlotta Ventura in conclusione: “Un Piano non può essere definito sostenibile se non contempla l’inclusività, intesa non solo come gender balance ma come rispetto e valorizzazione di ogni diversità”.