Radio Roma celebra 50 anni di innovazione e successi: il futuro è già qui

Radio Roma, la prima radio-tv di Roma e del Lazio, compie 50 anni. Il nuovo centro multimediale, numeri in crescita e una rete sempre più solida: Radio Roma festeggia mezzo secolo di storia e guarda al futuro con nuove ambizioni. L’editore Andrea Amici: “Un brand sempre più forte e di qualità con radio, tre canali tv e una piattaforma digitale all’avanguardia”

Cinquant’anni di musica, intrattenimento e informazione al servizio del territorio: Radio Roma, la prima radio-tv nata nella Capitale e tra le primissime in Italia, spegne le candeline del suo primo mezzo secolo di vita e consolida anche il primato di polo multimediale locale leader della Capitale. Attorno alla storica emittente radiofonica, nata il 16 giugno 1975 e protagonista il 1° marzo 2021 di una “nuova ripartenza”, negli ultimi anni si è sviluppato un vero e proprio network multipiattaforma: oltre alla radio in Fm e Dab, che si ascolta in tutto il Lazio e nei territori limitrofi, ci sono due canali televisivi regionali (Radio Roma News Tv, emittente all-news di informazione e approfondimento in onda sul canale 14 del digitale terrestre, e Radio Roma Tv, radiovisione in onda sul canale 15), oltre al portale www.radioroma.tv.

Ascolti e target da leader

Intrattenimento e informazione sono le colonne fondanti dell’offerta editoriale del network che, attraverso la logica della piattaforma crossmediale, consente di raggiungere una quota di pubblico cospicua e già profilata per target: agli oltre 200mila ascoltatori che quotidianamente seguono Radio Roma, Radio Roma News tv e Radio Roma Tv, si aggiungono circa un milione di utenti che sul web leggono le notizie di attualità o consultano le repliche e i podcast di tutte le trasmissioni presenti in archivio. Un’offerta di contenuti completa e di qualità, resa fruibile ovunque grazie anche ad un’App che veicola tutti i canali e all’integrazione con tutti i device e assistenti vocali, oltre alla diffusione dei migliori programmi radio-televisivi sull’emittente nazionale Radio Roma Network (gestita da una società esterna e ricevibile in tutta Italia sul canale 222).

La varietà dei mezzi proposti fa di Radio Romaprimo brand crossmediale del Lazio – il partner ideale per le aziende che vogliono promuovere le proprie attività in modo efficace, ma soprattutto il network ottimale per istituzioni e cittadini che hanno da un lato la necessità di promuovere le iniziative e le eccellenze locali e dall’altro di dialogare e segnalare i problemi del territorio. I numeri in forte espansione testimoniano il successo del progetto, frutto di un’ambiziosa strategia di sviluppo sostenuta da cospicui investimenti economici per il potenziamento delle frequenze su scala regionale, il restyling degli studi del centro di produzione radiotelevisiva – un complesso di oltre 2 mila metri quadrati sito a Pomezia lungo la via Laurentina – e un sensibile incremento degli organici con oltre 50 collaboratori tra gli ambiti tecnico, artistico, giornalistico e commerciale. 

Il network multimediale

Radio Roma si distingue per una programmazione diversificata e innovativa, in grado di offrire una proposta editoriale sempre più ricca e contenuti differenziati sui suoi canali: 

  • Radio Roma, la colonna sonora dell’infotainment in FM e su DAB in tutto il Lazio, che trasmette i grandi successi di ieri e di oggi; 
  • Radio Roma News, al canale 14 nella Regione Lazio e su tutte le principali piattaforme digitali, la prima emittente all news per ascolti nel Lazio, con programmi televisivi tematici di approfondimento giornalistico e talk show dedicati all’informazione quotidiana locale; 
  • Radio Roma Tv, in onda sul canale 15 del digitale terrestre in tutto il territorio regionale, la prima radio-visione per ascolti del Lazio, dedicata agli amanti dell’intrattenimento e dell’infotainment, in cui si mixano videoclip musicali, interventi legati al racconto dell’attualità del territorio e interviste ai personaggi del mondo dello spettacolo; 
  • RadioRoma.tv, la piattaforma digitale che permette al pubblico di Roma e del Lazio e non solo, di seguire i vari format radio-televisivi in live streaming, i contenuti multimediali e podcast, accessibili anche dall’App gratuita Radio Roma.

Musica, intrattenimento e interazione

Radio Roma, oggi, è molto diversa dall’emittente nata cinquant’anni fa agli albori dell’epopea delle radio libera, anche se di quell’epoca ha mantenuto lo spirito innovativo e per certi versi rivoluzionario, caratterizzandosi oggi come radio di infotainment sempre sintonizzata con l’attualità. E in un mercato sempre più omologato, la prima emittente in Fm della Capitale si caratterizza per una selezione musicale ricca e variegata, che alterna le hit contemporanee ai più grandi successi senza tempo, e un intrattenimento frizzante e garbato che tiene sempre conto degli spunti dell’attualità. 

Fondamentale poi il rapporto con gli ascoltatori: “La radio è il primo social network della storia – spiega Francesco Foderà, Responsabile artistico di Radio Roma – come sui social anche noi abbiamo promosso stelle nascenti di conduzione e musica. Come in un social, la partecipazione e l’interazione sono centrali e dalla prossima stagione aumenteremo ulteriormente la partecipazione essendo in onda con i nostri microfoni giornalmente e sempre presenti con le nostre telecamere dai territori coperti dal nostro segnale”.

Il valore dell’informazione

In radio, in tv, sul web e sui social: il network Radio Roma si caratterizza da sempre per il valore strategico del contenuto e in particolare dell’informazione, con il racconto e l’approfondimento dell’attualità locale e non solo. Grazie ad una redazione di giornalisti professionisti sempre operativa e ad una fitta rete di corrispondenti territoriali e di esperti, la piattaforma multimediale garantisce una presenza sempre più capillare sul territorio per seguire in diretta la cronaca, l’attualità, la politica, coprendo i principali eventi istituzionali, culturali, fieristici, musicali e sportivi.

Tempestività e qualità dei contenuti caratterizzano l’offerta informativa di radio, tv e digital, garantendo contenuti sempre più vicini al pubblico, tra informazione e intrattenimento: “Vogliamo essere il punto di riferimento per chi a Roma vive e lavora – conferma Claudio Micalizio, Direttore editoriale del network – raccontando l’attualità e approfondendola in modo critico ma imparziale, con l’obiettivo di rendere i nostri ascoltatori cittadini sempre più consapevoli: del resto, in una società iperconnessa e in cui tutti danno notizie, noi vogliamo provare a capirle senza pregiudizi o polemiche gratuite. La nostra linea editoriale è glocal: il focus è il territorio ma se serve trattiamo anche temi di più ampio respiro, consapevoli che in fondo Roma è Caput mundi. E grazie alle soluzioni della multimedialità, possiamo parlare a target eterogenei parlando linguaggi differenti o a reti unificate in caso di necessità”.

L’innovazione e la tecnologia

Se tradizione e innovazione sono da sempre scolpite nel Dna di Radio Roma, la tecnologia svolge un ruolo strategico nella diffusione di programmi in diretta e contenuti on demand. In occasione dei primi 50 anni, Radio Roma sigla una partnership strategica con Assodigit, un’Associazione nata con l’obiettivo di unire competenze trasversali per supportare le aziende nei percorsi di digitalizzazione mediante un approccio integrato che copre sviluppo, consulenza strategica e comunicazione.

Una collaborazione importante e al servizio di un pubblico sempre più ampio, che consolida ulteriormente il posizionamento dell’emittente nel campo dell’innovazione e della tecnologia, nell’ottica di costruire un futuro digitale in grado di supportare le sfide all’orizzonte ed offrire nuove opportunità di crescita ad aziende e PMI capaci di investire nella comunicazione della propria mission e dei propri valori.

Il futuro è sempre più omnicanale, per questo il mix tra media tradizionali e digitali si rivela vincente sia per la comunicazione che per le attività di marketing delle PMI. In questo contesto, la collaborazione tra Radio Roma e Assodigit nasce con l’obiettivo di fornire un approccio olistico alla comunicazione e alla trasformazione digitale, offrendo l’opportunità alle imprese di digitalizzare e innovare in un modo più completo e performante”, dichiara Giovanni Cinquegrana, Presidente di Assodigit. 

Un anniversario da ricordare

Cinquant’anni di cambiamenti e di grandi successi: per celebrare questo traguardo, Radio Roma ha organizzato un evento esclusivo nel cuore di Roma, trasformando la suggestiva terrazza di un noto locale della Capitale in un palcoscenico di festeggiamenti. Un’occasione speciale, condivisa con tutta la squadra, gli amici e i partner che nel tempo si sono affiancati al progetto, contribuendo alla sua crescita e trasformazione.

Cinquant’anni di innovazione e sviluppo, con un’identità sempre più forte che abbraccia radio, tv e digitale. Oggi Radio Roma non è solo una voce che accompagna i suoi ascoltatori, ma una realtà multimediale che racconta la Capitale con immagini, approfondimenti e contenuti esclusivi.

Cinquant’anni di storia, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Radio Roma continua a evolversi, portando novità nel settore ma mantenendo viva la sua missione: informare, intrattenere e innovare, con la passione di sempre e la tecnologia di domani. La prima radio-tv di Roma e del Lazio guarda avanti con l’energia di chi ha saputo rinnovarsi per offrire sempre di più, crescendo insieme al suo pubblico. “Primi da Sempre”: e il meglio deve ancora venire.

SheCyber: Bridging the Gender Gap. Un dialogo su leadership femminile, cybersecurity e AI

Nella sede di SMI Group a Roma, un evento organizzato in collaborazione con Università La Sapienza ed European DIGITAL SME Alliance: occasione unica per promuovere una governance inclusiva e valorizzare il talento femminile nel settore cyber 

Giovedì 12 giugno, presso la sede di SMI Group a Roma, si è svolto l’evento “SheCyber: Bridging the Gender Gap”, organizzato da SMI Group, gruppo leader nel settore ICT, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università La Sapienza di Roma e la European DIGITAL SME Alliance. Un dialogo tra istituzioni, accademici ed esperti di sicurezza informatica sulla necessità di abbattere il gender gap nella cybersecurity

Nel corso dell’evento è avvenuta la consegna della Certificazione IQNet ISO/IEC 42001 a SMI Group, prima realtà italiana a riceverla. Un importante traguardo già annunciato durante il convegno Il Valore del Dialogo tra Generazioni nell’Impresa del Futuro”, organizzato in occasione dei 10 anni di SMI Group e dedicato alla collaborazione intergenerazionale in azienda. 

Superare il gender gap nella cybersecurity: una sfida strategica

La trasformazione digitale sta riscrivendo le regole del lavoro, della sicurezza e della governance. Eppure, il mondo della cybersicurezza è ancora segnato da una significativa sottorappresentazione femminile. Oggi, in Italia, meno del 25% dei professionisti nel settore cyber è composto da donne, che rappresentano solo il 16,8% dei laureati in informatica e il 6% dei laureati in cybersecurity. Una profonda disuguaglianza che emerge anche nelle posizioni di vertice, occupate solo per il 5% da donne. Questo squilibrio non pone solo una questione di equità, ma costituisce un grave limite alla resilienza e all’innovazione del sistema, poiché la diversità consente di affrontare le minacce digitali con visioni complementari e soluzioni più efficaci. 

In questo contesto, SheCyber 2025 nasce per esplorare cause, barriere e possibili soluzioni, promuovere role model e percorsi di carriera. L’obiettivo è valorizzare il talento femminile, sostenere percorsi di crescita e promuovere una governance inclusiva della sicurezza digitale, attraverso un confronto dinamico sui temi della sicurezza informatica, data protection e intelligenza artificiale. L’incontro, moderato dalla giornalista Sonia Montegiove, divulgatrice di digital transformation e membro attivo di Women for Security, si è articolato in tre momenti di approfondimento tematico.

Hacking the Gap: donne, competenze e il futuro della cybersecurity

Dopo l’introduzione di Simona Gualersi, CHRO di SMI Group, e i saluti istituzionali di Cristina Di Silvio, Director of International Relationship for the European Community for USFTI, Responsabile della Direzione Relazioni Istituzionali Estere del SIRIP e fra le 100 donne più influenti del 2024 secondo Fortune Italia, ha preso il via il panel Hacking the Gap: Donne, Competenze e il Futuro della Cybersecurity. Un primo tavolo di confronto sulle competenze richieste, i percorsi formativi e le barriere culturali e strutturali che caratterizzano il settore cyber. Si è parlato di networking, mentorship e certificazioni come leve per scardinare stereotipi e creare opportunità reali di cambiamento. Sul tema sono intervenuti: Elena Bassoli-Williams, docente di Diritto dell’informatica presso l’Università degli Studi di Genova, che ha delineato un quadro della disparità di genere nel mondo ICT e nella cyber security; Valentina Arena, Head of Cybersecurity di SMI Group; Sofia Scozzari, Membro Direttivo di Women for Security; e Cesare Pizzuto, CEO di SMI Group.

Sofia Scozzari, Membro Direttivo di Women for Security, community di professioniste che operano nel mondo della sicurezza informatica, ha commentato: «L’importanza di SheCyber risiede nel fatto che il ruolo della donna debba diventare “scontato” all’interno della cybersecurity. È importante superare il gender gap tuttora esistente in questo settore. Per riuscirci, sono necessari diversi interventi, in particolare è centrale il ruolo delle community come Woman for Security, capaci di garantire supporto, orientamento e attività di mentoring e networking». 

Nel suo intervento, il CEO di SMI Group Cesare Pizzuto ha dichiarato: «Oggi, nella sede di SMI Group, abbiamo organizzato un evento dal titolo SheCyber, unendo due temi essenziali: “She”, ossia il ruolo della donna in azienda, il valore che una donna può portare in azienda, e “Cyber”, che evoca la cybersecurity. Unendo i due elementi, cerchiamo di portare sul tavolo il ruolo di una donna manager per la cyber security. Siamo qui oggi per dire che si può fare, c’è un’urgenza, c’è la necessità di discuterne e di attivarsi per il cambiamento»

Durante l’evento, Anna Conte, Responsabile dello Sviluppo Servizi Digitali e Cybersecurity di CSQA, ha consegnato a SMI Group la certificazione IISO/IEC 42001 n° 86808 – Accredia. SMI Group è la prima realtà italiana a ottenere la certificazione, con la quale è ora in grado di sviluppare tecnologie IA fidate e trasparenti e può affiancare i propri clienti e partner nello sviluppo e nell’adozione di sistemi di IA affidabili, etici e sostenibili

Donne e uomini nella cybersecurity: strategie di leadership e buone pratiche

Nel secondo panel sono state messe a fuoco le sfide e le opportunità della leadership femminile nel settore cyber, con esempi concreti di managerialità e strategie di governance della sicurezza. Si sono individuati gli ostacoli culturali e le possibili leve da attivare – a livello aziendale e di sistema Paese – per sostenere percorsi di carriera più inclusivi. Un dibattito tra Cinzia Crostarosa, Manager di Telespazio S.p.A., Cristina Nunu, GRC & Cybersecurity Manager di Capgemini, Nicla Diomede, Direttore del Dipartimento Cybersecurity e Privacy di Roma Capitale, Anna Conte, Responsabile Sviluppo Servizi Digitali & Cybersecurity di CSQA, e Stefano Tiburzi, COO di SMI Group, che ha evidenziato il ruolo centrale degli uomini – in particolare di chi riveste ruoli di leadership – nel promuovere un cambiamento reale e sistemico verso l’inclusione.

Nicla Diomede, Direttore del Dipartimento Cybersecurity e Privacy di Roma Capitale, ha raccontato l’impegno del Comune di Roma sul fronte della sicurezza digitale: «Roma Capitale ha un Dipartimento di cyber sicurezza che ho l’onore di guidare. L’Amministrazione ha deciso di investire risorse in un dipartimento specifico perché ha a cuore la sicurezza delle infrastrutture, dei servizi e dei dati dei cittadini. Inoltre, attualmente siamo impegnati nella costruzione di un nuovo centro operativo di cyber sicurezza che, grazie al team interno e all’utilizzo di professionalità verticali, possa ulteriormente difendere l’infrastruttura del Comune».

La convergenza di Cyber, Data Protection e AI

Infine, un confronto sulla fusione tra AI, protezione dei dati e cybersecurity, evidenziando il ruolo delle donne nell’evoluzione digitale. Il panel ha cercato di esplorare rischi e opportunità dell’Intelligenza Artificiale e impatti che questa ha e avrà sulle relazioni, sulle competenze e sull’inclusione, non solo di genere. Sul palco, sono intervenuti: Valentina Arena; Davide Giribaldi, CISO di SMI Group; Luisa Avitabile, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università La Sapienza di Roma; e Guido Scorza, avvocato, giornalista e docente di diritto delle nuove tecnologie e privacy, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati

Guido Scorza, di recente autore del libro “Diario di un chatbot sentimentale”, ha invitato a riflettere sul rischio concreto di trasmettere i nostri pregiudizi alle nuove tecnologie: «I chatbot e gli assistenti AI sono di fatto degli amplificatori della realtà, di ciò che pensa la società. Di conseguenza, una società piena di bias, fra cui i bias di genere, sta inesorabilmente producendo algoritmi e chatbot che riproducono lo stesso tipo di bias, lo stesso approccio al genere». 

Le conclusioni sono state affidate a Mariastella Pizzuto, Presidente di SMI Group, che ha riassunto alcuni dei temi affrontati durante il pomeriggio di confronto: la sottorappresentazione femminile nel settore cyber, gli strumenti per ridurre il divario di genere, l’urgenza di favorire leadership femminili e le grandi sfide dell’intelligenza artificiale. Tutti passaggi imprescindibili per costruire insieme un futuro della sicurezza digitale più efficace e sostenibile.

 Intelligenza artificiale e artigiani della casa in crisi, la risposta al calo di occupati e fatturati

Aumento dei costi, riduzione degli incentivi e concorrenza sleale: gli artigiani della casa in Italia cercano soluzioni alla crisi. L’opportunità dell’intelligenza artificiale per la ripresa. 

In una fase di profonda trasformazione del mercato edilizio italiano, c’è una categoria che sta pagando un prezzo particolarmente alto: quella degli artigiani. Molti professionisti del settore, infatti, registrano una significativa diminuzione del lavoro e dei guadagni, stretti tra il rincaro dei costi e la riduzione degli incentivi fiscali, che ha portato a una diminuzione degli investimenti nelle abitazioni del 9,2%. A completare il quadro, la forte concorrenza esercitata dalle grandi catene di bricolage, capaci di offrire prezzi estremamente competitivi, e da operatori irregolari che lavorano al di fuori delle regole.

I NUMERI DELLA CRISI

Secondo l’ultimo rapporto di Confartigianato (ottobre 2024), la situazione per l’artigianato italiano delle riparazioni è allarmante. Il settore, che comprende professionisti come idraulici, elettricisti, falegnami, fabbri e riparatori di elettrodomestici, ha registrato negli ultimi cinque anni un calo medio del fatturato del 17,3%. Un’indagine dell’Osservatorio Permanente sull’Artigianato rileva inoltre che il 67% delle microimprese denuncia crescenti difficoltà nel trovare nuovi clienti, mentre il 73% segnala una continua diminuzione dei margini di guadagno, tra aumento medio degli affitti del 22% e materie prime salite del 31%. 

UN SETTORE IN CERCA DI RILANCIO

Secondo il “Rapporto sulla Digitalizzazione delle Imprese Artigiane 2024” dell’Osservatorio Digitalizzazione PMI, solo il 24% degli artigiani italiani usa strumenti digitali per promuovere i propri servizi, un dato nettamente inferiore alla media europea del 58%. Attualmente, il 63% degli artigiani si affida esclusivamente al passaparola per trovare nuovi clienti. Eppure, lo stesso studio sottolinea che le imprese artigiane che hanno puntato sul digitale hanno visto crescere il fatturato in media del 18,7%, dimostrando quanto la tecnologia sia un fattore cruciale per restare competitivi.

AI E DIGITALE: LE SOLUZIONI PER ACQUISIRE NUOVI CLIENTI

Gli artigiani della casa sono tra i meno minacciati dall’intelligenza artificiale, che può invece diventare un utile supporto. Cheprofessionista.it è la prima piattaforma digitale basata su IA pensata per loro: un’app che semplifica la gestione di appuntamenti, preventivi e contatti con i clienti. “Il nostro team testa ogni giorno i più recenti strumenti di intelligenza artificiale per trasformarli in soluzioni pratiche per gli artigiani” spiega Mariano Carpentieri, fondatore e Direttore Generale di cheprofessionista.it.

L’AI sviluppata li assiste in ogni fase, dalla scelta del cliente alla firma del contratto, permettendo loro di concentrarsi solo sul proprio lavoro, garantendo ai clienti risultati di qualità”. 

Una soluzione che vuole risolvere i principali ostacoli all’adozione di strumenti digitali riportati da oltre la metà (58%) degli intervistati nello stesso Rapporto: mancanza di tempo (41%), scarse competenze tecniche (25%) e insufficienza di risorse economiche da destinare agli investimenti (34%). E lo fa in modo efficace, come confermano gli artigiani che utilizzano la piattaforma. Claudio Nisticò, di Catanzaro, racconta di aver “ottenuto il primo lavoro in meno di un mese, senza perdere tempo”, mentre Marius Oana, di Roma, la definisce la soluzione ideale grazie al “sostegno ricevuto fino alla firma del contratto”. 

La nostra soluzione permette agli artigiani di risparmiare oltre il 30% del tempo dedicato alla gestione dei clienti e di aumentare di circa il 60% le probabilità di concludere con successo le trattative” conclude Carpentieri.

Oggi è più facile per tutti crescere nel settore dei servizi per la casa, ma è fondamentale che anche i piccoli artigiani inizino a usare strumenti digitali per gestire al meglio i propri clienti”. Per questo motivo, l’azienda ha scelto di adottare un modello basato sulle commissioni solo sui lavori realmente affidati, senza costi per i clienti inconcludenti. Modello che sembra essere molto apprezzato dagli artigiani: “un compenso adeguato per un lavoro ben fatto”, commenta Peter Rossi di Prezzo, artigiano edile che condivide la filosofia di attenzione ai dettagli e cura verso il cliente messa in campo da Carpentieri e il suo team.

Anche i numeri confermano il successo del modello: sono oltre 1.500 gli artigiani che fanno parte del network di Cheprofessionista.it, per un totale di oltre 8 milioni di euro di lavori commissionati nel 2024 e 3 milioni solo nel primo quadrimestre del 2025.

Dimensione dà il benvenuto ai clienti di Virgin Fibra con un impegno chiaro: qualità, continuità e trasparenza

Un’operazione strategica che consolida la posizione dell’azienda molisana nel settore dei servizi di connettività, offrendo ai nuovi clienti fibra ottica di ultima generazione

Dimensione, operatore nazionale nel settore delle telecomunicazioni, si è aggiudicata il Ramo d’Azienda relativo ai Clienti di Virgin Fibra S.r.l., Società attiva nella fornitura di servizi FTTH (Fiber To The Home) che, prima della vendita, faceva parte dell’ecosistema Virgin Group, fondato da Sir Richard Branson. L’iniziativa conferma l’impegno di Dimensione di estendere la diffusione dei propri servizi a banda ultra larga a nuovi segmenti di mercato, rafforzando il proprio posizionamento nel settore delle telecomunicazioni. 

Dimensione, dopo l’aggiudicazione del Ramo d’Azienda che comprende il portafoglio Clienti di Virgin Fibra, ha deciso di mantenere le medesime condizioni economiche già in essere per tutti i Clienti, senza nessuna variazione, nel rispetto del principio di trasparenza. L’operazione, seguita dagli avvocati Michele Sansone e Salvatore Di Pardo del foro di Campobasso, è stata coordinata dal Tribunale di Milano. I Clienti interessati dall’operazione continueranno a usufruire della qualità dei servizi attualmente attivi, senza nessuna interruzione, con l’obiettivo di migliorarne ulteriormente le prestazioni attraverso il know-how di Dimensione.

Questa operazione rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso di crescita di Dimensione“, ha dichiarato Roberto Padulo, Founder e CEO di Dimensione. “Siamo lieti di dare il benvenuto ai nuovi Clienti che potranno usufruire delle nostre connessioni in fibra ottica FTTH di ultima generazione. La nostra missione è accompagnare famiglie, enti e imprese nel processo di digitalizzazione offrendo soluzioni sempre più efficienti e avanzate”.

Ampliare la nostra base Clienti nei segmenti consumer e business, significa moltiplicare le opportunità di crescita attraverso l’erogazione di servizi diversificati, in linea con le esigenze di un mercato in costante evoluzione” ha aggiunto Giuseppe Socci, COO e CTO di Dimensione.

L’esito positivo della procedura di aggiudicazione costituisce una tappa fondamentale della strategia d’impresa perseguita da Dimensione, volta a rispondere in modo efficace alla domanda di connettività di un numero crescente di utenti in aree sempre più estese del Paese.

HR & AI – Le risorse umane non esistono più (così): confronto aperto sul futuro dell’HR nel webinar organizzato da Assodigit

Intelligenza artificiale, nuovi strumenti e modelli culturali al centro del dibattito promosso da Assodigit, insieme a DEGG, Factorial e HVALUES. Appuntamento online giovedì 26 giugno alle ore 11.00 L’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole della gestione delle persone, trasformando radicalmente ruoli, processi e mentalità all’interno delle aziende. Per affrontare questi cambiamenti in modo concreto e … Read more

Il Valore del Dialogo tra Generazioni nell’Impresa del Futuro: SMI Group celebra 10 anni di innovazione nell’ICT

AI, Reverse Mentoring e inclusione: in un evento esclusivo a Roma, SMI Group, prima azienda italiana a ottenere la certificazione per la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale secondo ACCREDIA, esplora le opportunità della tecnologia e della collaborazione intergenerazionale

SMI Group, gruppo leader nel settore ICT e prima azienda italiana a ricevere la certificazione per la gestione dei sistemi di intelligenza artificiale secondo ACCREDIA, ha celebrato il 23 maggio all’Hotel Aurelia Antica di Roma il suo 10° anniversario con l’evento “Il Valore del Dialogo tra Generazioni nell’Impresa del Futuro”. Un’occasione unica per discutere le sfide e approfondire le opportunità del Generation Management, la gestione della coesistenza intergenerazionale all’interno delle aziende, messa a fuoco con numeri, analisi e case studies. L’incontro ha visto imprenditori ed esperti del settore riflettere sui modelli di collaborazione intergenerazionale capaci di valorizzare competenze, esperienze e spinte innovative. Tra i relatori, figure di spicco come Rudy Bandiera, Marco Lorusso e i vertici di SMI Group: Cesare Pizzuto (CEO) e Stefano Tiburzi (Co-Founder & COO). Per un confronto su sfide e opportunità da cogliere grazie al digitale, l’evento ha coinvolto i partner tecnologici di SMI Group: Oracle, Opentext, Stormshield e WatchGuard.

Generazioni a confronto: tecnologia, esperienza e innovazione per l’impresa di domani

La convivenza di diverse generazioni all’interno dello stesso ambiente lavorativo, combinata con la rapida evoluzione digitale, rappresenta una sfida complessa ma ricca di opportunità. Un fenomeno particolarmente evidente nel nostro Paese, complice anche l’allungamento dell’età media della popolazione: nel 2025, infatti, per la prima volta nella storia, fino a cinque generazioni condividono lo stesso spazio aziendale, con differenze valoriali e culturali spesso significative, come emerso da una recente ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice in collaborazione con Doxa. In un tale contesto, le imprese che riusciranno a costruire spazi di lavoro inclusivi, valorizzando le competenze di ciascuna generazione e incentivando la cultura digitale, saranno quelle più competitive nel mercato del futuro. 

Questi alcuni dei temi al centro dell’evento organizzato il 23 maggio a Roma, in occasione dei 10 anni di SMI Group: un momento di dibattito tra esperienze e prospettive diverse per ripensare insieme l’impresa del futuro. Dopo un’introduzione sui temi della comunicazione, del cambiamento e della tecnologia a cura dell’autore, formatore e content creator Rudy Bandiera, sono intervenuti Cesare Pizzuto e Stefano Tiburzi, rispettivamente CEO e Co-Founder & COO di SMI Group. 

Il CEO Cesare Pizzuto, nel suo speech dal titolo “Dall’Esperienza all’Innovazione: Un Percorso di Crescita Continuo”, ha riflettuto sul rapporto complesso e stimolante tra generazioni, sottolineando la necessità di ascoltare i giovani. Ha poi presentato la mission di SMI Group, sottolineando l’attenzione del Gruppo alla convivenza intergenerazionale in azienda: «Quest’anno celebriamo con orgoglio i 10 anni di SMI, un traguardo che rappresenta non solo un anniversario, ma un punto di partenza per continuare a crescere. La nostra azienda è nata con una visione chiara: crescere, evolvere e costruire qualcosa che duri nel tempo. Per riuscirci, dobbiamo saper unire esperienza e innovazione. Il dialogo tra generazioni è una risorsa strategica fondamentale, per cui SMI Group si impegna a valorizzare chi ha costruito la nostra storia e, al contempo, dare spazio a chi porta nuove idee. La tecnologia ci aiuta a facilitare questo scambio di conoscenze, creando connessioni e rafforzando la collaborazione fra generazioni all’interno dell’azienda. Guardando al futuro, l’obiettivo è investire nelle persone e nella cultura aziendale, per affrontare insieme il cambiamento e costruire un futuro solido e condiviso». 

Stefano Tiburzi, Co-Founder & COO di SMI Group, è intervenuto sul tema “Costruire un’Eredità Digitale: La Sinergia tra Esperienza e Tecnologia”, proponendo uno spunto poi approfondito nelle successive tavole rotonde: «Festeggiamo dieci anni di cambiamento, crescita e costruzione. In questo percorso abbiamo scoperto che il vero motore dell’innovazione è il dialogo tra generazioni. La collaborazione intergenerazionale non è solo un valore, ma una strategia vincente: è ciò che accade quando un neolaureato con un’idea brillante si confronta con un collega con trent’anni di esperienza. È una sfida che, se affrontata con metodo e apertura, diventa una leva di trasformazione. Ma la tecnologia, da sola, non basta: serve un modello culturale fondato su ascolto, collaborazione e formazione continua. Da qui nascono le nostre Academy, i percorsi di reskilling, il reverse mentoring e i team misti, dove l’esperienza si fonde con l’energia. Solo così possiamo costruire un futuro basato su contaminazione, fiducia e intelligenza collettiva. E possiamo farlo in un solo modo: insieme». 

Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI Group, ha commentato: «Oggi celebriamo 10 anni di SMI con due parole che raccontano la nostra visione: futuro e insieme. Crediamo che l’innovazione più potente nasca dall’incontro tra esperienze diverse. Per questo abbiamo scelto di parlare di dialogo tra generazioni. In SMI Group l’innovazione non è solo tecnologica, ma soprattutto umana. Attraverso il reverse mentoring e modelli collaborativi innovativi, valorizziamo l’esperienza dei senior e la creatività dei più giovani. Human-Tech, per noi, significa creare spazi di dialogo continuo, dove la tecnologia collega competenze e prospettive diverse. Questa è la nostra idea di impresa: un ambiente inclusivo e intergenerazionale, in cui il sapere si trasferisce e si rinnova, generando valore».

Sul ruolo della tecnologia nel favorire il dialogo tra generazioni all’interno delle aziende, Marco Lorusso, giornalista specializzato in ambito IT, si è confrontato con i partner tecnologici di SMI Group presenti all’evento. A intervenire sul tema sono stati Gianluca Liparoti, AI Sales Lead for Italy di Oracle, Alessandro Frillocchi, Senior Account Manager di OpenText, Andrea Scattina, Country Manager Italy di Stormshield, e Gioacchino D’Amore, Channel Account Manager di WatchGuard. 

SMI Group e l’intelligenza artificiale: un nuovo traguardo raggiunto

A proposito di nuove tecnologie, il CEO Cesare Pizzuto ha poi annunciato un nuovo traguardo dell’azienda: SMI Group è la prima realtà italiana a essere certificata in base alla norma UNI CEI ISO/IEC 42001:2024, lo standard internazionale per i sistemi di gestione dell’intelligenza artificiale, secondo lo schema ACCREDIA. La certificazione ISO/IEC 42001 è un pilastro per sviluppare, adottare e monitorare sistemi IA in modo responsabile, etico e trasparente. Una svolta cruciale per le organizzazioni pubbliche e private che intendono adottare un approccio sistemico e documentabile alla gestione dell’IA e integrare efficacemente l’IA all’interno dei processi aziendali in modo sostenibile e tracciabile. Grazie alla certificazione, SMI è in grado di sviluppare non solo tecnologie IA fidate, spiegabili e trasparenti, ma può offrire ai propri clienti e partner un’intera architettura organizzativa e procedurale per accompagnarli nello sviluppo e nell’adozione di sistemi di IA affidabili, etici e sostenibili. 

Oltre le differenze: creare valore attraverso il dialogo generazionale

Il primo talk dal titolo “Oltre le differenze: creare valore attraverso il dialogo generazionale”, moderato da Rudy Bandiera, ha invitato gli speaker di Oracle, Opentext, Stormshield e WatchGuard, a confrontarsi su temi quali il rapporto fra competenze senior e nuove competenze digitali e il ruolo della leadership nella gestione delle relazioni intergenerazionali in azienda. Sono stati inoltre presentati alcuni case studies di successo, come le Academy di SMI Group, progetti di formazione continua rivolti a nuove risorse, promossi nell’ottica di collaborazione intergenerazionale all’interno dell’azienda. 

I relatori hanno offerto una panoramica sulla trasformazione del lavoro in ottica intergenerazionale e digitale: dalla necessità di valorizzare il patrimonio informativo aziendale, alle differenze tra generazioni rispetto alle aspettative professionali; dalla trasmissione di competenze tra profili senior e junior, e viceversa (reverse mentoring), ai cambiamenti nei modelli organizzativi interni, segnati dalla coesistenza di persone di età diverse e da modalità di lavoro ibride. Dal panel è emersa la necessità di valorizzare le competenze di ciascuna generazione, sul modello del “DNA generazionale” illustrato da una recente ricerca del Politecnico di Milano: uno strumento che permette di mappare e potenziare le skill distintive di ogni fascia d’età, facilitando la costruzione di team eterogenei ma coesi. 

Human tech, come la tecnologia amplifica il potenziale delle persone

Il secondo talk, dal titolo “Human tech, come la tecnologia amplifica il potenziale delle persone”, moderato da Marco Lorusso, ha esplorato le sfide legate all’integrazione generazionale in azienda, rese più urgenti in un contesto di rapida evoluzione tecnologica. I relatori hanno immaginato strategie per facilitare il trasferimento di competenze tra generazioni, attraverso linguaggi e approcci formativi inclusivi. Particolare attenzione è stata rivolta all’intelligenza artificiale, vista sia come un facilitatore sia come un amplificatore della distanza intergenerazionale in azienda. È emersa, inoltre, la necessità per le imprese di costruire ambienti inclusivi e tecnologicamente all’avanguardia, capaci di gestire team eterogenei e sempre meno legati a un unico luogo di lavoro. La pandemia e lo smart working hanno accelerato questi cambiamenti, richiedendo nuove politiche di inclusione in azienda. 

In chiusura, il panel ha evidenziato come le scelte in ambito digitale siano oggi influenzate da fattori geopolitici e normativi, sottolineando l’importanza di modelli ibridi capaci di reagire all’incertezza internazionale e bilanciare esigenze locali e visione globale. 

La serata si è conclusa con un aperitivo a bordo piscina, seguito da una cena di gala: entrambe occasioni per continuare a scambiarsi idee e prospettive sul valore umano, professionale e sociale del dialogo intergenerazionale nell’impresa di oggi e di domani.

Cyber Security, a Genova arriva il Digital Club Cyber: formazione e networking per Security Manager

Ansaldo Energia ha ospitato una nuova tappa del percorso itinerante formativo e interattivo, un pomeriggio di confronto e tavoli di simulazione rivolto a oltre 50 CISO e Manager della Sicurezza Informatica

Per la prima volta a Genova, presso la sede di Ansaldo Energia, si è tenuto CISO: 27001 – Panel Interattivi, evento di networking e formazione interattiva che ha visto oltre 50 partecipanti, tra cui CISO (Chief Information Security Officer) e Security Manager, confrontarsi sulle strategie utili ad affrontare un incidente informatico. L’evento, che si è svolto il 22 maggio, è stato organizzato dalla community Digital Club / Cyber con la collaborazione di Start – 4.0, in sinergia con aziende leader nel campo della cyber security come HWG Sababa, Exabeam, Infoblox, Proofpoint, Netskope e il patrocinio di ASSOCISO Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, AIPSA Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale e Assodigit

L’appuntamento rappresenta la quinta tappa del Roadshow 2025 di Digital Club / Cyber, percorso itinerante che tocca le sedi di importanti aziende distribuite su tutto il territorio nazionale. Il programma prevede incontri formativi e interattivi rivolti a CISO e Security Manager, con l’obiettivo di favorire il confronto tra professionisti del settore e promuovere la cultura della cyber security. I partecipanti si sono confrontati in modo strutturato sulla sicurezza informatica e sulle strategie di difesa contro minacce e attacchi. Il dialogo è stato arricchito dai tavoli di simulazione guidati da Cyber Mentor selezionati tra i più autorevoli CISO e Security Manager italiani, che hanno facilitato la condivisione di best practice e conoscenze professionali all’interno dei gruppi di lavoro.

Cyber Security, l’esempio di Ansaldo Energia e un primo confronto tra esperti

Dopo i saluti del CEO e General Manager di Ansaldo Energia Fabrizio Fabbri, il co-fondatore e Community Manager di Digital Club / Cyber Enrico Benzoni ha aperto i lavori: «A 5 anni dalla nascita, Digital Club / Cyber approda per la prima volta a Genova, dove abbiamo trovato un ambiente estremamente voglioso di confronto e di interazione, come piace a noi della community. Un vero onore portare la cultura della sicurezza informatica su tutto il territorio nazionale, grazie al confronto strutturato tra pari». 

Si è poi svolto un primo panel di confronto tra Ivan Monti, CISO di Ansaldo Energia, Paola Girdinio, Presidente del Centro di Competenza per la Sicurezza delle Infrastrutture Strategiche Digitali Start- 4.0, e Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa. Al centro del panel, gli attacchi cyber nel mondo IT, le minacce complesse in campo OT, i cambiamenti apportati dall’impatto dell’intelligenza artificiale la nuova direttiva europea sulla sicurezza informatica NIS 2 (Network and Information Security 2). 

Ivan Monti, CISO di Ansaldo Energia, azienda che ha ospitato l’evento nel suo quartier generale genovese, ha dichiarato: «Grazie alla collaborazione con Digital Club e al supporto di Start 4.0, Ansaldo Energia ha avuto l’opportunità di ospitare un importante evento sulla cyber security, favorendo l’incontro con colleghi di altre aziende per raccontare come approcciare nuove tematiche come la nuova normativa europea NIS 2 e il mondo OT. Ci siamo confrontati sulle sfide della sicurezza informatica insieme ai colleghi che ogni giorno ci supportano nel mitigare il rischio cyber. Ansaldo Energia vede la direttiva NIS 2 come un alleato per aumentare l’attenzione sul tema e conferma quanto la tematica cyber sia sentita dall’azienda, per proteggere sia i propri sistemi sia quelli installati presso i clienti». 

Paola Girdinio, Presidente di Start-4.0, ha raccontato il ruolo e la mission del Centro di Competenza, sottolineando la necessità della formazione all’interno delle aziende: «In un contesto in cui le minacce informatiche crescono in complessità e frequenza, è fondamentale costruire una cultura condivisa della sicurezza. Eventi come questo rappresentano un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato, tra competenze aziendali e centri di ricerca. Come Start 4.0, crediamo nel valore del confronto tra pari e nel rafforzamento della resilienza delle imprese, in particolare le PMI, supportandole con soluzioni tecnologiche, assessment cyber e percorsi di formazione. Solo facendo sistema possiamo davvero affrontare le sfide digitali del presente e del futuro». 

Alessio Aceti, CEO di HWG Sababa, azienda specializzata in cyber security attiva in oltre 20 paesi, ha aggiunto: «Come HWG Sababa, siamo felici di confrontarci su temi centrali come la protezione delle infrastrutture critiche e la cyber security, insieme ad Ansaldo Energia e Start – 4.0. Questo incontro è stata un’occasione preziosa per interagire e fare sistema insieme ai CISO di importanti aziende, per condividere le nostre competenze e lavorare insieme in vista di un obiettivo comune: la protezione dei sistemi OT». 

The CISO Game: una simulazione per affrontare le minacce informatiche

Terminato il panel iniziale, ha preso il via The CISO Game, gioco interattivo che invita i partecipanti a confrontarsi con uno stesso scenario di minaccia, attraverso 4 nodi decisionali e 32 esiti possibili. Gli oltre 50 partecipanti sono stati distribuiti in più squadre, tra diversi tavoli di simulazione: a ogni gruppo è stato assegnato un Cyber Mentor, con il compito di incentivare la collaborazione all’interno dei team. La tappa di Genova ha visto nel ruolo di Cyber Mentor alcuni tra i più esperti CISO e Security Manager di importanti aziende italiane e alcuni Keynote Speaker, che hanno facilitato la condivisione di esperienze nel panel iniziale e nella successiva sessione di Lesson Learned: Alan Girard, Antonio De Martino, Bruno Ceradelli, Ivan Monti, Luigi Cavucci e Marco Goria

La simulazione ha invitato i partecipanti, con il supporto dei Cyber Mentor, a elaborare strategie e modalità concrete per affrontare efficacemente un incidente informatico. Una sessione pratica tra pari, pensata per far emergere processi e soluzioni attraverso diverse fasi decisionali. Il vero valore aggiunto del gioco è nato proprio dal dialogo tra i membri dei team, dalle dinamiche di gruppo e dalle soluzioni condivise, arricchite da considerazioni finali utili anche per la realtà aziendale.

Lesson Learned: gli insegnamenti da ricordare

L’evento ha poi lasciato spazio alle valutazioni dei Cyber Mentor, per un confronto a caldo sui risultati dei singoli tavoli e sulle “lezioni” da apprendere dalla sessione di gioco. Fra gli elementi emersi dalle simulazioni: l’importanza di avere processi strutturati con pre-approvazioni, affinché tutta l’azienda sia preparata in caso di attacco informatico e sappia come rispondere in maniera coordinata evitando il panico. Un altro elemento emerso dal lavoro dei tavoli è l’apertura della sicurezza informatica nella comunicazione e la consapevolezza che la responsabilità della cyber security sia di tutta l’azienda.  

L’evento si è concluso con un quiz interattivo a premi, basato sui contenuti affrontati durante la simulazione. Infine, un AperiCISO di networking, durante il quale i partecipanti hanno continuato a scambiarsi esperienze e riflessioni sulla centralità della sicurezza informatica.

Il Roadshow 2025 di Digital Club / Cyber prosegue con la sua sesta tappa, in programma il 26 giugno a Bologna, ospiti di Grant Thornton, con un evento di formazione continua e di confronto tra le esperienze dei partecipanti. L’incontro affronterà il tema di una comunicazione efficace della cyber security, rivolta al board aziendale e al CEO. Per maggiori informazioni consultare la pagina eventi.

Cyber Security, si è svolto a Milano il DNS Day – The CISO Game, evento dedicato alla sicurezza informatica

Con oltre 70 partecipanti, un pomeriggio di networking e tavoli di simulazione rivolto a CISO e Security Manager, organizzato da Digital Club / Cyber presso Bernoni Grant Thornton

L’8 aprile, presso la sede di Bernoni Grant Thornton a Milano (via Melchiorre Gioia 8), si è tenuto il DNS Day – The CISO Game, evento di networking e formazione interattiva dedicato alla sicurezza DNS (Domain Name System) rivolto a CISO (Chief Information Security Officer) e Security Manager di aziende del territorio e aperto anche a professionisti di altre città. L’evento, organizzato dalla community di Digital Club / Cyber, è stato realizzato con la technical partnership di Infoblox, in sinergia con alcuni suoi partner tra cui Maticmind, IT Centric, Nomios Italy e Deda Tech, e il patrocinio di ASSOCISO Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, AIPSA Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, CSA Cyber Security Angels e Assodigit

Quarta tappa del Roadshow 2025, la seconda a Milano, DNS Day – The CISO Game è parte dell’evento itinerante che Digital Club / Cyber organizza presso gli Headquarter di importanti aziende su tutto il territorio nazionale. Un calendario ricco di incontri formativo-interattivi rivolti a CISO e Security Manager, con l’obiettivo di condividere ragionamenti ed esperienze con propri pari, e diffondere la cultura della sicurezza informatica L’incontro ha offerto ai 74 partecipanti l’opportunità di confrontarsi in modo strutturato sulla sicurezza informatica e sul DNS, tecnica di difesa dell’infrastruttura DNS dagli attacchi informatici, favorendo lo scambio di best practice attraverso i tavoli guidati dai Cyber Mentor, professionisti scelti tra alcuni dei più esperti CISO italiani

Pre-crime e Mean Time to Respond, il primo panel

Dopo l’introduzione e i saluti della community, dei partner e dell’host, durante il primo panel si è parlato di pre-crime, della crescente democratizzazione degli strumenti di attacco e dei diversi modi per prevenire gli incidenti sfruttando il DNS, condividendo best practice su come migliorare i processi e ridurre il Mean Time To Respond

Enrico Benzoni, Co-fondatore e Community Manager di Digital Club / Cyber, ha così introdotto l’evento: «Il progetto nasce 5 anni fa con l’obiettivo di realizzare un confronto vero e strutturato tra responsabili sicurezza informatica. Durante il Covid, ci mettemmo attorno a un “tavolo” con alcuni dei principali CISO italiani in un aperiCISO virtuale e da lì emersero la volontà di far crescere la cultura della sicurezza informatica e la volontà di confrontarsi in maniera strutturata. Ad oggi, abbiamo organizzato 23 eventi in diverse città italiane, raggiungendo i 1000 partecipanti. L’attività dell’evento di oggi è stata basata su di una variante del gioco originale “The CISO Game” creato da Andrea Guarino, da lui realizzato durante il programma quadro Horizon 2020 nell’ambito del progetto “ECHO” (grant agreement n. 830943).

DNS CISO GAME: una simulazione per affrontare gli attacchi

Concluso il primo panel, ha preso il via il DNS CISO Game. All’inizio del gioco, i 74 partecipanti sono stati suddivisi in diversi team, distribuiti tra 6 tavoli di simulazione, ciascuno sotto la supervisione di un Cyber Mentor. I Cyber-Mentor, figure incaricate di facilitare la condivisione di esperienze fra i componenti del team, sono CISO e Security Manager di importanti aziende italiane: Alberto Borgonovo, Davide Gaieni, Guido Galletti, Alessandro Marzi, Franco Picchioni e Roberto Perelli. La simulazione ha invitato i partecipanti, con la guida dei Cyber-Mentor, a ragionare su come affrontare al meglio un attacco che sfrutta le query DNS. Una sessione di formazione interattiva tra pari, in cui far emergere processi e soluzioni per rispondere a un incidente informatico attraverso quattro nodi decisionali. I ragionamenti emersi durante il gioco, grazie alla forte interazione fra i membri del team, rappresentano il valore aggiunto della simulazione, accanto alle lezioni finali apprese. 

Franco Picchioni, Cyber Mentor storico della community, ha commentato l’esperienza del tavolo che ha guidato, soffermandosi in particolare sull’interazione fra i partecipanti in termini di empatia e di condivisione delle proprie conoscenze: «Questo è un aspetto che mi affascina sempre dei tavoli di simulazione, perché immediatamente si crea un contesto familiare fra i membri del team, in cui ci si comprende immediatamente come se si fosse colleghi da anni». E sulle diverse posture dei partecipanti in rapporto alla loro età, ha aggiunto: «Da parte dei professionisti più giovani, ho riscontrato una minore propensione al rischio, comprensibile, e al contempo una maggiore fiducia e apertura nei confronti degli enti governativi». 

I comportamenti dei partecipanti sono variati non soltanto in base all’età, ma anche in base alla industry di provenienza, come ha osservato il Cyber Mentor Davide Gaieni: «Abbiamo riscontrato alcune differenze di punti di vista derivanti dalle diverse industries in cui lavorano i membri del team. Ad ogni modo, tutti hanno concordato sul fatto che una sana protezione DNS è positiva e comporta un miglioramento complessivo della postura di sicurezza, perché permette di guadagnare quel tempo necessario ad analizzare meglio i termini del problema e trovare altre soluzioni». E sulla scelta di non attivare il DNS presa dal team che ha guidato, ha commentato: «Il tavolo ha deciso di non attivare la protezione avanzata per non interferire negativamente sulla continuità dei servizi. Da Cyber Mentor, e non da partecipante al gioco, non potevo intervenire ma ho cercato di suggerire una soluzione diversa. Il mio suggerimento è di non avere troppa paura di lavorare sui DNS, perché per quanto possano essere critici è sempre molto facile gestirli in maniera ottimale, adattandosi alle security baseline e procedendo con calma e pazienza».

Technical focus on DNS, come rispondere a un attacco?

Il pomeriggio è proseguito con un Technical Focus sul DNS tra metodologie di risposta a un attacco informatico e casi di studio concreti, a cura di Riccardo Canetta, Senior Sales Manager Italia e Iberia di Infoblox, azienda leader di mercato sul tema DNS e technical partner dell’evento, che ha commentato: «La giornata di oggi è stata molto interessante, perché i partecipanti hanno ragionato su come bloccare un attacco e su come gli attacchi sfruttano il DNS. I componenti dei team hanno analizzato il problema partendo da punti di vista diversi ma arrivando a una soluzione di comune accordo». E sulla capacità della tecnologia DNS di aiutare a costruire un’infrastruttura di difesa resiliente, ha osservato: «L’infrastruttura DNS, in particolare un DNS sicuro come quello di Infoblox, aiuta le aziende a prevenire gli attacchi, perché la richiesta DNS è la prima cosa che accade in qualunque traffico internet. Se noi riusciamo a bloccarla, evitiamo che l’attacco si propaghi verso i firewall, i proxy e gli EDR. Come lo facciamo? Primo, con un’analisi del traffico, che ci consente di individuare quando una richiesta DNS è malevola. Secondo, grazie alle analisi realizzate dalla nostra divisione Threat Intelligence sulle infrastruttura dei Threat Actor che ci consente di bloccare i loro domini prima che vengano utilizzati»

Lesson learned, gli spunti emersi dalla simulazione

Infine, l’evento ha lasciato spazio ai Cyber Mentor, che hanno commentato a caldo l’esperienza della simulazione, portando impressioni e punti di vista emersi da ogni tavolo. Tra i principali spunti: il tempo è una risorsa fondamentale per la sicurezza informatica e, in quest’ottica, il DNS permette di guadagnare minuti preziosi per risolvere la situazione; non esiste una soluzione unica per rispondere a un attacco, perché l’industry in cui si lavora influisce sul tipo di reazione; la necessità di portare sempre trasparenza e coerenza nei processi e nelle scelte; lo scambio di informazioni è fondamentale per anticipare le minacce, perché la comunicazione è tanto importante quanto il supporto tecnico; la fiducia nel team e la capacità di chiedere aiuto verso l’esterno sono ulteriori elementi di valore. 

L’evento si è concluso con un quiz interattivo a premi, che ha invitato i partecipanti a rispondere a domande a tema DNS e cyber security incontrate ai tavoli di simulazione.  Infine, un AperiCISO di networking, durante il quale i partecipanti hanno continuato a scambiarsi esperienze e idee sul settore DNS e sulla sicurezza informatica. Prossima tappa del DNS Game – The CISO Game il 22 maggio a Genova

Per maggiori informazioni consultare la pagina eventi: https://digital-club.it/cyber/eventi/.

Tor Bella Monaca, il Tavolo della Produttività apre un percorso per le imprese del territorio: produttività come sfida sociale ed economica

Si è svolto a Tor Bella Monaca il 5° Tavolo della Produttività: al centro il legame tra impresa, lavoro e sviluppo sociale. Un confronto aperto tra istituzioni, imprese, associazioni ed esperti per affrontare uno dei principali nodi economici e sociali del nostro tempo: la produttività come leva per creare lavoro, generare sviluppo e migliorare la qualità della vita nelle comunità locali.

Il 20 marzo si è svolto a Tor Bella Monaca il quinto Tavolo della Produttività, promosso dall’Associazione Entrobordo con il Centro Studi ProduttivItalia, e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Municipio VI di Roma, per affrontare un tema cruciale per il futuro della città e delle sue periferie: la produttività delle micro e piccole imprese (mPMI) come leva di benessere sociale e sviluppo locale.

Un incontro nato per portare soluzioni e strumenti concreti là dove serve più di ogni altra cosa: “Non solo un dibattito, ma un inizio concreto di un percorso operativo”, come sottolineato da Marco Travaglini, presidente di Entrobordo.

Un confronto trasversale tra istituzioni, associazioni e imprese locali, con l’obiettivo di affrontare finalmente la produttività come primo problema sociale e al tempo stesso prima risposta ai bisogni reali dei territori.

Il Tavolo della Produttività si inserisce in un percorso già avviato da Entrobordo in altre città italiane (Terni, L’Aquila, Fiumicino, Lecce) e ha segnato anche il debutto ufficiale del Centro Studi ProduttivItalia, nato proprio per studiare il tema della produttività delle mPMI  con un approccio scientifico e multidisciplinare.

Il Centro Studi ha l’obiettivo di ridefinire il concetto di produttività delle mPMI, legandolo non solo all’efficienza, ma alla capacità di innovare, crescere e generare valore sociale. Uno strumento che metterà a disposizione dati, analisi e proposte per aiutare le istituzioni a costruire politiche realmente efficaci per le piccole imprese.

I saluti istituzionali: il Municipio VI accanto alle imprese del territorio

Ad aprire l’incontro, Nicola Franco, Presidente del Municipio VI, che ha ricordato come “iniziative come il Tavolo della Produttività siano fondamentali per portare strumenti e soluzioni concrete in territori che spesso restano ai margini dei grandi dibattiti sull’economia e il lavoro”.

Cristiano Bonelli, Assessore alle Attività Produttive del Municipio VI, ha sottolineato: “Investire sulle imprese locali è la chiave per rafforzare il tessuto economico e creare occasioni di lavoro stabili e duraturi. Vogliamo che il nostro Municipio diventi un punto di riferimento per l’innovazione legata alle mPMI”.

Cecilia Di Fede, Assessore alle Politiche Giovanili, ha aggiunto: “Il tema della produttività è oggi legato al futuro dei giovani. Aiutare le piccole imprese a crescere significa offrire ai nostri ragazzi opportunità concrete di lavoro e di realizzazione qui sul territorio”.

Maurizio Politi, Vicepresidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale, che non ha potuto partecipare di persona per impegni istituzionali, in un video-messaggio dedicato all’evento ha ribadito il suo pieno appoggio all’iniziativa e ha ricordato: “Senza imprese produttive e capaci di generare lavoro, ogni politica sociale rischia di restare pura assistenza. Occorre legare sviluppo economico e benessere sociale in modo strutturale”. 

Le riflessioni dei relatori: il nodo della produttività come leva sociale ed economica

Marco Travaglini, Presidente di Entrobordo, ha aperto il confronto sottolineando: “Le imprese piccole e piccolissime devono diventare protagoniste della crescita dei territori, ma oggi sono escluse dai processi di innovazione e sviluppo. Ecco perché parliamo di produttività come primo problema sociale: senza lavoro e senza crescita, nessuna comunità può costruire il proprio futuro”.

Gabriele Ferrieri, Presidente di ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), ha posto l’accento sulla fuga dei giovani dal Paese: “Senza un serio investimento sulla produttività delle mPMI e sull’innovazione, non possiamo pensare di trattenere i nostri migliori talenti. Servono strumenti nuovi per dare un futuro ai giovani e alle imprese”.

Danilo Broggi, manager e membro del Comitato Scientifico di ProduttivItalia, ha parlato del ruolo strategico del terziario avanzato e dei corpi intermedi: “Oggi è essenziale riattivare il dialogo tra imprese, consulenza avanzata e associazioni di categoria. Senza questi ponti, le mPMI restano fuori dall’innovazione e da ogni processo di crescita”.

Barbara Del Bello, Presidente della Commissione Bilancio del Municipio VI, ha evidenziato il nesso diretto tra produttività e qualità della vita: “Se crescono le imprese, cresce il territorio. Parlare di produttività oggi significa parlare di risposte strutturali ai bisogni delle famiglie e dei giovani”.

Temi nazionali e messaggi dal Parlamento

Durante l’incontro, sono stati proiettati i video-messaggi di esponenti di spicco della politica nazionale, che hanno sottolineato l’urgenza di intervenire per rafforzare il tessuto produttivo italiano, partendo dal supporto alle micro, piccole e medie imprese.

  • Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia e Finanze del PD, ha evidenziato come la produttività delle microimprese rappresenti una sfida strategica per l’intero sistema Paese. Ha ricordato che il 95% delle imprese italiane è composto da realtà con meno di 10 addetti, con un valore aggiunto per lavoratore significativamente inferiore rispetto alle aziende più strutturate. Per questo, ha ribadito la necessità di politiche mirate che rendano accessibili strumenti di incentivazione, formazione e digitalizzazione anche alle imprese di dimensioni ridotte, che troppo spesso restano escluse dai principali canali di sostegno. Ha inoltre posto l’accento sull’urgenza di investire sul capitale umano, affinché imprenditori e lavoratori possano acquisire competenze adeguate per affrontare le trasformazioni del mercato. A questo link è disponibile l’intervento integrale. 
  • Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia Viva, ha posto l’attenzione sulla necessità di introdurre nuove figure professionali in grado di colmare il divario tra innovazione e piccole imprese. Ha sottolineato come, nel contesto attuale, le mPMI spesso non possano permettersi di investire stabilmente in risorse qualificate per affrontare le sfide dell’internazionalizzazione, della digitalizzazione e della sostenibilità. Ha ribadito, inoltre, l’importanza di professionalità capaci di accompagnare le imprese in momenti strategici, fornendo competenze specifiche in modo mirato e temporaneo, evidenziando come l’introduzione di queste figure possa contribuire a rafforzare la sostenibilità delle imprese, non solo sul piano economico, ma anche ambientale e sociale, aiutandole a sviluppare strategie più solide per affrontare mercati sempre più complessi. A questo link è disponibile l’intervento integrale.

Questi preziosi contributi hanno ampliato il dibattito, mettendo in evidenza la necessità di un intervento strutturale per rendere le microimprese italiane più competitive e in grado di affrontare le sfide della modernizzazione. 

Il Tavolo della Produttività non si ferma: dopo Roma-Tor Bella Monaca, il percorso proseguirà ad aprile in Sicilia con il prossimo Tavolo della Produttività che si terrà a Enna, con l’obiettivo di continuare a costruire una rete nazionale di confronto e azione.

Le imprese interessate ai Percorsi di Consapevolezza offerti da Entrobordo, possono cliccare qui per richiedere un breve test sullo stato di innovazione della propria attività ed avviare il proprio percorso gratuito.

Per informazioni:
info@entrobordo.org | www.entrobordo.org 

PEC aziendali e compliance: un webinar per approfondire rischi e soluzioni

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è uno strumento indispensabile per le aziende italiane, ma una gestione inefficace può portare a problemi operativi, rischi normativi e difficoltà di conformità. Per fare chiarezza su questi aspetti, Assodigit, in collaborazione con Strategie Digitali e Gruppo CMT, organizza un webinar gratuito dedicato ai professionisti che vogliono migliorare la gestione … Read more