Sicuro è sicuro

Ovvero: come la Germania sta mettendo a rischio la propria reputazione di Paese con le più severe leggi sulla tutela della privacy. Bochum – Nelle scorse settimane si sono susseguite discussioni su sorveglianza, trojan di Stato e backdoor obbligatorie. Alcune iniziative spalleggiate da membri del Governo tedesco sono state fortemente criticate. Queste discussioni mettono a … Read more

Android nel mirino anche nel terzo trimestre 2017

G DATA pubblica la nuova statistica sui malware prodotti ai danni di Android registrati nel terzo trimestre  Bochum- Con 810.965 nuovi malware per Android registrati nei tre mesi estivi (Giugno/Settembre 2017) e un aumento del 17% rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre, i rischi per gli utenti del noto sistema operativo mobile non accennano a … Read more

Tutti parlano di «exploit», ma di cosa si tratta esattamente?

Immaginate che il recinto del vostro giardino sia danneggiato. Forse vi è noto che la recinzione presenti delle brecce o forse non ancora. Una cosa è certa: qualsiasi malintenzionato può avvalersene per fare irruzione nel vostro giardino e farsi strada verso casa vostra utilizzando i vostri attrezzi da giardino. Analogamente ciò accade con le falle … Read more

Attacco KRACK alla cifratura del wifi – ecco cosa c’è da sapere

Non è la prima volta che vengono identificate falle nello standard per le reti wireless. È essenziale installare gli aggiornamenti forniti dai produttori.

Bochum- Lunedì è stato reso noto che la cifratura della stragrande maggioranza delle reti WiFi non è inespugnabile a causa di una vulnerabilità del design della cifratura WPA2, che consente il riutilizzo delle chiavi crittografiche, invece che impedirlo. I ricercatori belgi hanno denominato l’attacco basato su questa vulnerabilità “KRACK”.

Chi può essere colpito?

La vulnerabilità riguarda praticamente tutti i dispositivi che si avvalgono della cifratura WPA2 nella rete wireless, indipendentemente dal produttore. Chi sfrutta tale vulnerabilità può procurarsi accesso al WiFi e quindi a Internet. Nello scenario peggiore l’hacker potrebbe persino manipolare i dati trasmessi sulla rete wireless. Sarebbe quindi possibile sostituire il download di una applicazione legittima con un malware. In base alle informazioni attualmente reperibili, il traffico protetto con il protocollo SSL risulta meno soggetto a tali attacchi.

Dato che però un eventuale malintenzionato deve trovarsi in prossimità della rete wireless che intende attaccare affinché l’attacco vada a buon fine, non ci aspettiamo a breve termine attacchi di massa contro le reti WiFi. Quanto illustrato dai ricercatori è più che altro un “proof of concept”, quindi uno studio sulla fattibilità – prima che venga sviluppato uno strumento effettivamente adoperabile per la conduzione di tali attacchi ci vorrà diverso tempo.

Contromisure

Due i modi per proteggersi:

  • Disattivare il wifi. Una misura però poco praticabile e in taluni casi poco sensata.
  • Utilizzare la VPN con cifratura SSL per tutelare il traffico dati

Cosa possiamo aspettarci?

Nel frattempo i primi produttori hanno sviluppato e rese disponibili le patch di sicurezza necessarie per chiudere la vulnerabilità. Le prime versioni beta di iOS ad esempio contengono già questa patch. Altri produttori dovrebbero seguire a breve. Per alcune distribuzioni Linux tale patch è già disponibile dall’inizio di ottobre, la vulnerabilità non è più sfruttabile di default.

Chiudere questa vulnerabilità non richiede l’acquisto di nuovi dispositivi. È possibile correggerla tramite aggiornamento del firmware. Una volta corretta, il rimedio è retrocompatibile, ossia gli apparecchi che sono stati aggiornati possono ancora comunicare con dispositivi non (ancora) dotati di una patch per la falla di sicurezza. Non appena un produttore rende disponibile un aggiornamento, è possibile scaricarlo tramite l’interfaccia utente web-based del router o direttamente dal sito del produttore. Alcuni router installano gli update automaticamente. Gli utenti di dispositivi mobili dovrebbero altresì verificare se ci sono aggiornamenti per i device utilizzati.

Raccomandiamo fortemente di installare gli aggiornamenti non appena disponibili.

Parallelismi con il passato
Il fatto che la cifratura delle reti wireless presenti vulnerabilità non ci coglie proprio di sorpresa. Sono già state riscontrate e puntualmente chiuse numerose falle di sicurezza nello standard WLAN 802.11 che ormai esiste da 18 anni. I modelli di cifratura obsoleti quali WEP e WPA sono stati progressivamente sostituiti con standard più moderni. Quanto accade al momento è quindi solo la logica conseguenza di quanto si è verificato in passato. Questa non è la prima rivelazione di siffatta natura, né sarà l’ultima.

G DATA è a disposizione degli utenti che desiderano ulteriori ragguagli anche in occasione di SMAU Milano, dal 24 al 26 ottobre pv. stand H09.

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Stormshield e Oodrive siglano partnership per rendere più sicura la condivisione di dati sul cloud

Stormshield – fornitore europeo leader di servizi per la tutela dei dati – e Oodrive – fornitore europeo leader di soluzioni per la gestione di dati sensibili – uniscono le proprie competenze palesando il proprio impegno verso la sicurezza del cloud.

Oggi il cloud è un requisito essenziale della trasformazione digitale delle aziende. Il 90 % delle organizzazioni se ne avvale per accedere remotamente ad applicazioni e a dati aziendali, oltre che per migliorare il modo in cui collabora con il proprio ecosistema. Tuttavia (secondo uno studio NetWrix) il 65% delle imprese non ha ancora compreso come proteggere adeguatamente i propri dati nel cloud. Stormshield e Oodrive hanno quindi siglato una partnership con l’intento di fornire alle aziende la possibilità di migrare al cloud con serenità e di poter collaborare con fiducia.

Una partnership tecnologica per la sicurezza dello scambio digitale di informazioni

In concreto, la missione principale di Oodrive è erogare servizi di gestione dei dati sensibili, attraverso una infrastruttura dislocata in Francia, Europa, Brasile e Cina, la cui sicurezza è regolarmente sottoposta a revisione e certificata. Uno dei progetti in cui il gruppo è coinvolto – fianco a fianco di ANSSI (l’agenzia di Stato francese per la cybersecurity) – è un’iniziativa pilota ( “SecNumCloud”) volta a creare paradigmi di riferimento nella formulazione di requisiti quadro per la sicurezza nel cloud. Con la propria soluzione Stormshield Data Security for Cloud & Mobility, Stormshield assicura invece una cifratura punto-punto dei dati nel cloud.

L’integrazione tra la soluzione Stormshield Data Security for Cloud & Mobility e PostFiles, lo strumento di condivisione online firmato Oodrive, dà luogo ad una soluzione per la collaborazione sicura di nuova generazione. Le organizzazioni che se ne avvarranno, saranno in grado di collaborare in modo più efficiente. Adottando tale servizio non dovranno più scendere a compromessi in termini di tutela dei dati e della riservatezza dei propri asset informatici. La soluzione assicura altresì la conformità alle normative francesi ed europee, nello specifico i clienti beneficiano della piena aderenza al nuovo GDPR.

“Questa alleanza tra Stormshield e Oodrive ci consente di favorire la graduale migrazione dei nostri clienti verso il cloud, fornendo loro la certezza che possono fare affidamento su un’infrastruttura e su servizi altamente sicuri: le aziende particolarmente sensibili o i cui servizi sono considerati di vitale importanza, possono avviare la propria trasformazione digitale nelle migliori condizioni possibili”, confermano Matthieu Bonenfant, CMO di Stormshield e Stanislas de Rémur, CEO di Oodrive.

Questa partnership industriale ha già assicurato a Oodrive and Stormshield l’acquisizione di primi contratti con organizzazioni attive nel settore della difesa.

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