A Bari il 7° Tavolo della Produttività: imprese, istituzioni e professionisti insieme per le mPMI del territorio

Entrobordo e ProduttivItalia, in collaborazione con CLAAI Puglia e Basilicata e con il patrocinio del Comune di Bari, portano il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria ed esperti per costruire soluzioni concrete per il futuro delle imprese locali

Bari, 25 giugno 2025 – Si è svolto presso la Sala Convegni “R. Maurelli” il 7° Tavolo della Produttività, l’iniziativa itinerante promossa dall’APS Entrobordo e dal Centro Studi ProduttivItalia, in collaborazione con CLAAI Puglia e Basilicata e con il patrocinio del Comune di Bari. Un evento partecipato e stimolante, che ha messo al centro dell’attenzione temi cruciali per il futuro del tessuto imprenditoriale locale quali produttività, cultura del lavoro e innovazione, ponendo inoltre l’accento sulle importanti ricadute che queste tematiche hanno anche in termini sociali.

L’appuntamento barese ha confermato la volontà di affrontare con coraggio le sfide che le mPMI del Mezzogiorno vivono quotidianamente, quali la difficoltà nel dialogare con istituzioni e associazioni e la mancanza di una cultura dell’innovazione strutturata e accessibile. Ostacoli culturali e sistemici che compromettono le performance e la competitività delle imprese meridionali.

Ad aprire il confronto è stato Luigi Quaranta, Presidente CLAAI Puglia e Basilicata, che ha sottolineato il ruolo strategico delle reti territoriali: «Le imprese non possono essere lasciate sole, servono connessioni e alleanze. Solo così possiamo costruire un sistema imprenditoriale forte, in grado di affrontare il cambiamento con strumenti adeguati. Vogliamo rafforzare il ruolo di chi può davvero accompagnare le imprese in un percorso sostenibile di innovazione».

Pietro Petruzzelli, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Bari, ha poi sottolineato: «Dobbiamo lavorare su due piani: da un lato supportare concretamente chi fa impresa, dall’altro diffondere una nuova consapevolezza culturale sull’importanza del lavoro, dell’innovazione e del valore sociale della produttività. Riguarda il modo in cui vogliamo far crescere la nostra città e garantire opportunità reali, soprattutto alle nuove generazioni».

Presente al Tavolo anche la Regione Puglia con Giuseppe Pastore, Dirigente Sezione Competitività, che è intervenuto ricordando le importanti opportunità strategiche per lo sviluppo delle imprese, quali la finanza agevolata, determinanti per la crescita del tessuto produttivo territoriale.

Marco Travaglini, Presidente di Entrobordo e ProduttivItalia, ha rilanciato la missione del Tavolo della Produttività: «Sempre più spesso, parlare di produttività delle mPMI significa parlare di benessere collettivo. Un tessuto sociale costituito da microimprese che funzionano genera lavoro stabile, coesione e innovazione accessibile. Ma quando resta ferma, a perdere è tutto il territorio. Lavorare sulla produttività significa andare oltre l’assistenzialismo e agire sulle radici culturali del cambiamento. È una sfida collettiva, e Bari è il luogo perfetto per rilanciarla, non solo per far crescere le imprese, ma per far crescere le comunità».

Il Tavolo è stato inoltre anche l’occasione per presentare una soluzione concreta promossa dall’APS Entrobordo: durante l’incontro, sono stati infatti presentati anche i Percorsi di Consapevolezza gratuiti dedicati alle imprese: strumenti pensati per aiutare le aziende a valutare il proprio stato di innovazione, organizzazione interna e capacità di crescita. Le imprese interessate a ricevere maggiori informazioni o ad avviare il proprio percorso con un test di valutazione dello stato della propria attività, possono cliccare qui.

Referendum, Travaglini (ProduttivItalia): “Tornare al novecento non serve, occorre un patto per la produttività”

Il flop del referendum è la fotografia più nitida di un cortocircuito tra dibattito politico e realtà economica. A pochi giorni dalla consultazione, che ha registrato un’affluenza minima e una partecipazione pressoché nulla da parte del mondo produttivo, il Centro Studi ProduttivItalia lancia un allarme: “Non possiamo affrontare le trasformazioni del lavoro con strumenti concepiti per un’Italia che non esiste più”.

Questi referendum – spiega Marco Travaglini, Presidente del Centro Studi ProduttivItalia – sono stati pensati con una testa novecentesca. In un mondo del lavoro frastagliato, mobile, segnato da microimprese che faticano a sopravvivere, tornare a logiche ideologiche e punitive serve solo a irrigidire il sistema. Non a generare valore”.

Nel mirino, misure come il ripristino del reintegro obbligatorio per i licenziamenti illegittimi, l’abolizione del tetto alle indennità e la stretta sui contratti a termine. “Siamo sicuri – si chiede Travaglini – che in un Paese dove il 95% delle imprese ha meno di 10 dipendenti, l’urgenza sia caricare ulteriormente queste realtà di vincoli rigidi e rischi legali? Molte di queste aziende fanno fatica persino a versare regolarmente l’IVA, i contributi, il TFR. La questione non è ‘illegittimità’ o ‘tutela’, è sostenibilità economica. E senza valore aggiunto da redistribuire, nessuna regola garantisce la dignità del lavoro”. Secondo il presidente di ProduttivItalia, il fallimento del referendum non è solo elettorale, ma culturale: “Il lavoro non si crea con una crocetta sulla scheda. Non basta fare opposizione a un governo per costruire visioni condivise. È mancata la connessione con la realtà produttiva del Paese. È mancata una proposta su come si genera occupazione di qualità oggi. E soprattutto è mancato un interrogativo fondamentale: da dove nasce davvero il valore economico?

I dati sono chiari. Le micro e piccole imprese occupano il 65% dei lavoratori ma generano appena il 40% del valore aggiunto. Il gap di produttività con la Germania è di oltre 15 punti. “Se non aiutiamo queste imprese ad alzare la loro produttività – conclude Travaglini – resteremo intrappolati in un lavoro povero, precario e improduttivo. E nessuna norma sul reintegro potrà salvarci da questa stagnazione. Serve un nuovo patto sociale, ma non sulle regole astratte del lavoro, serve un patto per la produttività, un’alleanza tra chi produce e chi genera innovazione, tra chi lavora e chi offre competenze. Dobbiamo smettere di trattare le imprese come nemici e iniziare a costruire ponti tra il terziario avanzato e il mondo produttivo”.

A Enna il 6° Tavolo della Produttività: strumenti e metodi per rilanciare le mPMI siciliane

Fuga dei cervelli, spopolamento, imprese isolate: a Enna il Tavolo della Produttività organizzato da Entrobordo e il suo Centro Studi ProduttivItalia, patrocinato dal Comune e realizzato in collaborazione con la CNA provinciale, porta il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria ed esperti per costruire soluzioni concrete, culturali e operative, per il futuro del territorio. Martedì … Read more

Cyber Security, si è svolto a Milano il DNS Day – The CISO Game, evento dedicato alla sicurezza informatica

Con oltre 70 partecipanti, un pomeriggio di networking e tavoli di simulazione rivolto a CISO e Security Manager, organizzato da Digital Club / Cyber presso Bernoni Grant Thornton

L’8 aprile, presso la sede di Bernoni Grant Thornton a Milano (via Melchiorre Gioia 8), si è tenuto il DNS Day – The CISO Game, evento di networking e formazione interattiva dedicato alla sicurezza DNS (Domain Name System) rivolto a CISO (Chief Information Security Officer) e Security Manager di aziende del territorio e aperto anche a professionisti di altre città. L’evento, organizzato dalla community di Digital Club / Cyber, è stato realizzato con la technical partnership di Infoblox, in sinergia con alcuni suoi partner tra cui Maticmind, IT Centric, Nomios Italy e Deda Tech, e il patrocinio di ASSOCISO Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, AIPSA Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, CSA Cyber Security Angels e Assodigit

Quarta tappa del Roadshow 2025, la seconda a Milano, DNS Day – The CISO Game è parte dell’evento itinerante che Digital Club / Cyber organizza presso gli Headquarter di importanti aziende su tutto il territorio nazionale. Un calendario ricco di incontri formativo-interattivi rivolti a CISO e Security Manager, con l’obiettivo di condividere ragionamenti ed esperienze con propri pari, e diffondere la cultura della sicurezza informatica L’incontro ha offerto ai 74 partecipanti l’opportunità di confrontarsi in modo strutturato sulla sicurezza informatica e sul DNS, tecnica di difesa dell’infrastruttura DNS dagli attacchi informatici, favorendo lo scambio di best practice attraverso i tavoli guidati dai Cyber Mentor, professionisti scelti tra alcuni dei più esperti CISO italiani

Pre-crime e Mean Time to Respond, il primo panel

Dopo l’introduzione e i saluti della community, dei partner e dell’host, durante il primo panel si è parlato di pre-crime, della crescente democratizzazione degli strumenti di attacco e dei diversi modi per prevenire gli incidenti sfruttando il DNS, condividendo best practice su come migliorare i processi e ridurre il Mean Time To Respond

Enrico Benzoni, Co-fondatore e Community Manager di Digital Club / Cyber, ha così introdotto l’evento: «Il progetto nasce 5 anni fa con l’obiettivo di realizzare un confronto vero e strutturato tra responsabili sicurezza informatica. Durante il Covid, ci mettemmo attorno a un “tavolo” con alcuni dei principali CISO italiani in un aperiCISO virtuale e da lì emersero la volontà di far crescere la cultura della sicurezza informatica e la volontà di confrontarsi in maniera strutturata. Ad oggi, abbiamo organizzato 23 eventi in diverse città italiane, raggiungendo i 1000 partecipanti. L’attività dell’evento di oggi è stata basata su di una variante del gioco originale “The CISO Game” creato da Andrea Guarino, da lui realizzato durante il programma quadro Horizon 2020 nell’ambito del progetto “ECHO” (grant agreement n. 830943).

DNS CISO GAME: una simulazione per affrontare gli attacchi

Concluso il primo panel, ha preso il via il DNS CISO Game. All’inizio del gioco, i 74 partecipanti sono stati suddivisi in diversi team, distribuiti tra 6 tavoli di simulazione, ciascuno sotto la supervisione di un Cyber Mentor. I Cyber-Mentor, figure incaricate di facilitare la condivisione di esperienze fra i componenti del team, sono CISO e Security Manager di importanti aziende italiane: Alberto Borgonovo, Davide Gaieni, Guido Galletti, Alessandro Marzi, Franco Picchioni e Roberto Perelli. La simulazione ha invitato i partecipanti, con la guida dei Cyber-Mentor, a ragionare su come affrontare al meglio un attacco che sfrutta le query DNS. Una sessione di formazione interattiva tra pari, in cui far emergere processi e soluzioni per rispondere a un incidente informatico attraverso quattro nodi decisionali. I ragionamenti emersi durante il gioco, grazie alla forte interazione fra i membri del team, rappresentano il valore aggiunto della simulazione, accanto alle lezioni finali apprese. 

Franco Picchioni, Cyber Mentor storico della community, ha commentato l’esperienza del tavolo che ha guidato, soffermandosi in particolare sull’interazione fra i partecipanti in termini di empatia e di condivisione delle proprie conoscenze: «Questo è un aspetto che mi affascina sempre dei tavoli di simulazione, perché immediatamente si crea un contesto familiare fra i membri del team, in cui ci si comprende immediatamente come se si fosse colleghi da anni». E sulle diverse posture dei partecipanti in rapporto alla loro età, ha aggiunto: «Da parte dei professionisti più giovani, ho riscontrato una minore propensione al rischio, comprensibile, e al contempo una maggiore fiducia e apertura nei confronti degli enti governativi». 

I comportamenti dei partecipanti sono variati non soltanto in base all’età, ma anche in base alla industry di provenienza, come ha osservato il Cyber Mentor Davide Gaieni: «Abbiamo riscontrato alcune differenze di punti di vista derivanti dalle diverse industries in cui lavorano i membri del team. Ad ogni modo, tutti hanno concordato sul fatto che una sana protezione DNS è positiva e comporta un miglioramento complessivo della postura di sicurezza, perché permette di guadagnare quel tempo necessario ad analizzare meglio i termini del problema e trovare altre soluzioni». E sulla scelta di non attivare il DNS presa dal team che ha guidato, ha commentato: «Il tavolo ha deciso di non attivare la protezione avanzata per non interferire negativamente sulla continuità dei servizi. Da Cyber Mentor, e non da partecipante al gioco, non potevo intervenire ma ho cercato di suggerire una soluzione diversa. Il mio suggerimento è di non avere troppa paura di lavorare sui DNS, perché per quanto possano essere critici è sempre molto facile gestirli in maniera ottimale, adattandosi alle security baseline e procedendo con calma e pazienza».

Technical focus on DNS, come rispondere a un attacco?

Il pomeriggio è proseguito con un Technical Focus sul DNS tra metodologie di risposta a un attacco informatico e casi di studio concreti, a cura di Riccardo Canetta, Senior Sales Manager Italia e Iberia di Infoblox, azienda leader di mercato sul tema DNS e technical partner dell’evento, che ha commentato: «La giornata di oggi è stata molto interessante, perché i partecipanti hanno ragionato su come bloccare un attacco e su come gli attacchi sfruttano il DNS. I componenti dei team hanno analizzato il problema partendo da punti di vista diversi ma arrivando a una soluzione di comune accordo». E sulla capacità della tecnologia DNS di aiutare a costruire un’infrastruttura di difesa resiliente, ha osservato: «L’infrastruttura DNS, in particolare un DNS sicuro come quello di Infoblox, aiuta le aziende a prevenire gli attacchi, perché la richiesta DNS è la prima cosa che accade in qualunque traffico internet. Se noi riusciamo a bloccarla, evitiamo che l’attacco si propaghi verso i firewall, i proxy e gli EDR. Come lo facciamo? Primo, con un’analisi del traffico, che ci consente di individuare quando una richiesta DNS è malevola. Secondo, grazie alle analisi realizzate dalla nostra divisione Threat Intelligence sulle infrastruttura dei Threat Actor che ci consente di bloccare i loro domini prima che vengano utilizzati»

Lesson learned, gli spunti emersi dalla simulazione

Infine, l’evento ha lasciato spazio ai Cyber Mentor, che hanno commentato a caldo l’esperienza della simulazione, portando impressioni e punti di vista emersi da ogni tavolo. Tra i principali spunti: il tempo è una risorsa fondamentale per la sicurezza informatica e, in quest’ottica, il DNS permette di guadagnare minuti preziosi per risolvere la situazione; non esiste una soluzione unica per rispondere a un attacco, perché l’industry in cui si lavora influisce sul tipo di reazione; la necessità di portare sempre trasparenza e coerenza nei processi e nelle scelte; lo scambio di informazioni è fondamentale per anticipare le minacce, perché la comunicazione è tanto importante quanto il supporto tecnico; la fiducia nel team e la capacità di chiedere aiuto verso l’esterno sono ulteriori elementi di valore. 

L’evento si è concluso con un quiz interattivo a premi, che ha invitato i partecipanti a rispondere a domande a tema DNS e cyber security incontrate ai tavoli di simulazione.  Infine, un AperiCISO di networking, durante il quale i partecipanti hanno continuato a scambiarsi esperienze e idee sul settore DNS e sulla sicurezza informatica. Prossima tappa del DNS Game – The CISO Game il 22 maggio a Genova

Per maggiori informazioni consultare la pagina eventi: https://digital-club.it/cyber/eventi/.

Cervia e Milano Marittima apripista in Italia nell’integrazione tra Welfare Aziendale e Turismo locale

Milioni di dipendenti possono prenotare le loro vacanze utilizzando i propri crediti welfare lungo la costa romagnola Per la prima volta in Italia, l’integrazione tra welfare aziendale e turismo locale diventa una realtà grazie al lancio di una iniziativa che interessa la costa romagnola e milioni di dipendenti italiani i quali, attraverso i loro crediti … Read more

Tor Bella Monaca, il Tavolo della Produttività apre un percorso per le imprese del territorio: produttività come sfida sociale ed economica

Si è svolto a Tor Bella Monaca il 5° Tavolo della Produttività: al centro il legame tra impresa, lavoro e sviluppo sociale. Un confronto aperto tra istituzioni, imprese, associazioni ed esperti per affrontare uno dei principali nodi economici e sociali del nostro tempo: la produttività come leva per creare lavoro, generare sviluppo e migliorare la qualità della vita nelle comunità locali.

Il 20 marzo si è svolto a Tor Bella Monaca il quinto Tavolo della Produttività, promosso dall’Associazione Entrobordo con il Centro Studi ProduttivItalia, e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Municipio VI di Roma, per affrontare un tema cruciale per il futuro della città e delle sue periferie: la produttività delle micro e piccole imprese (mPMI) come leva di benessere sociale e sviluppo locale.

Un incontro nato per portare soluzioni e strumenti concreti là dove serve più di ogni altra cosa: “Non solo un dibattito, ma un inizio concreto di un percorso operativo”, come sottolineato da Marco Travaglini, presidente di Entrobordo.

Un confronto trasversale tra istituzioni, associazioni e imprese locali, con l’obiettivo di affrontare finalmente la produttività come primo problema sociale e al tempo stesso prima risposta ai bisogni reali dei territori.

Il Tavolo della Produttività si inserisce in un percorso già avviato da Entrobordo in altre città italiane (Terni, L’Aquila, Fiumicino, Lecce) e ha segnato anche il debutto ufficiale del Centro Studi ProduttivItalia, nato proprio per studiare il tema della produttività delle mPMI  con un approccio scientifico e multidisciplinare.

Il Centro Studi ha l’obiettivo di ridefinire il concetto di produttività delle mPMI, legandolo non solo all’efficienza, ma alla capacità di innovare, crescere e generare valore sociale. Uno strumento che metterà a disposizione dati, analisi e proposte per aiutare le istituzioni a costruire politiche realmente efficaci per le piccole imprese.

I saluti istituzionali: il Municipio VI accanto alle imprese del territorio

Ad aprire l’incontro, Nicola Franco, Presidente del Municipio VI, che ha ricordato come “iniziative come il Tavolo della Produttività siano fondamentali per portare strumenti e soluzioni concrete in territori che spesso restano ai margini dei grandi dibattiti sull’economia e il lavoro”.

Cristiano Bonelli, Assessore alle Attività Produttive del Municipio VI, ha sottolineato: “Investire sulle imprese locali è la chiave per rafforzare il tessuto economico e creare occasioni di lavoro stabili e duraturi. Vogliamo che il nostro Municipio diventi un punto di riferimento per l’innovazione legata alle mPMI”.

Cecilia Di Fede, Assessore alle Politiche Giovanili, ha aggiunto: “Il tema della produttività è oggi legato al futuro dei giovani. Aiutare le piccole imprese a crescere significa offrire ai nostri ragazzi opportunità concrete di lavoro e di realizzazione qui sul territorio”.

Maurizio Politi, Vicepresidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale, che non ha potuto partecipare di persona per impegni istituzionali, in un video-messaggio dedicato all’evento ha ribadito il suo pieno appoggio all’iniziativa e ha ricordato: “Senza imprese produttive e capaci di generare lavoro, ogni politica sociale rischia di restare pura assistenza. Occorre legare sviluppo economico e benessere sociale in modo strutturale”. 

Le riflessioni dei relatori: il nodo della produttività come leva sociale ed economica

Marco Travaglini, Presidente di Entrobordo, ha aperto il confronto sottolineando: “Le imprese piccole e piccolissime devono diventare protagoniste della crescita dei territori, ma oggi sono escluse dai processi di innovazione e sviluppo. Ecco perché parliamo di produttività come primo problema sociale: senza lavoro e senza crescita, nessuna comunità può costruire il proprio futuro”.

Gabriele Ferrieri, Presidente di ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), ha posto l’accento sulla fuga dei giovani dal Paese: “Senza un serio investimento sulla produttività delle mPMI e sull’innovazione, non possiamo pensare di trattenere i nostri migliori talenti. Servono strumenti nuovi per dare un futuro ai giovani e alle imprese”.

Danilo Broggi, manager e membro del Comitato Scientifico di ProduttivItalia, ha parlato del ruolo strategico del terziario avanzato e dei corpi intermedi: “Oggi è essenziale riattivare il dialogo tra imprese, consulenza avanzata e associazioni di categoria. Senza questi ponti, le mPMI restano fuori dall’innovazione e da ogni processo di crescita”.

Barbara Del Bello, Presidente della Commissione Bilancio del Municipio VI, ha evidenziato il nesso diretto tra produttività e qualità della vita: “Se crescono le imprese, cresce il territorio. Parlare di produttività oggi significa parlare di risposte strutturali ai bisogni delle famiglie e dei giovani”.

Temi nazionali e messaggi dal Parlamento

Durante l’incontro, sono stati proiettati i video-messaggi di esponenti di spicco della politica nazionale, che hanno sottolineato l’urgenza di intervenire per rafforzare il tessuto produttivo italiano, partendo dal supporto alle micro, piccole e medie imprese.

  • Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia e Finanze del PD, ha evidenziato come la produttività delle microimprese rappresenti una sfida strategica per l’intero sistema Paese. Ha ricordato che il 95% delle imprese italiane è composto da realtà con meno di 10 addetti, con un valore aggiunto per lavoratore significativamente inferiore rispetto alle aziende più strutturate. Per questo, ha ribadito la necessità di politiche mirate che rendano accessibili strumenti di incentivazione, formazione e digitalizzazione anche alle imprese di dimensioni ridotte, che troppo spesso restano escluse dai principali canali di sostegno. Ha inoltre posto l’accento sull’urgenza di investire sul capitale umano, affinché imprenditori e lavoratori possano acquisire competenze adeguate per affrontare le trasformazioni del mercato. A questo link è disponibile l’intervento integrale. 
  • Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia Viva, ha posto l’attenzione sulla necessità di introdurre nuove figure professionali in grado di colmare il divario tra innovazione e piccole imprese. Ha sottolineato come, nel contesto attuale, le mPMI spesso non possano permettersi di investire stabilmente in risorse qualificate per affrontare le sfide dell’internazionalizzazione, della digitalizzazione e della sostenibilità. Ha ribadito, inoltre, l’importanza di professionalità capaci di accompagnare le imprese in momenti strategici, fornendo competenze specifiche in modo mirato e temporaneo, evidenziando come l’introduzione di queste figure possa contribuire a rafforzare la sostenibilità delle imprese, non solo sul piano economico, ma anche ambientale e sociale, aiutandole a sviluppare strategie più solide per affrontare mercati sempre più complessi. A questo link è disponibile l’intervento integrale.

Questi preziosi contributi hanno ampliato il dibattito, mettendo in evidenza la necessità di un intervento strutturale per rendere le microimprese italiane più competitive e in grado di affrontare le sfide della modernizzazione. 

Il Tavolo della Produttività non si ferma: dopo Roma-Tor Bella Monaca, il percorso proseguirà ad aprile in Sicilia con il prossimo Tavolo della Produttività che si terrà a Enna, con l’obiettivo di continuare a costruire una rete nazionale di confronto e azione.

Le imprese interessate ai Percorsi di Consapevolezza offerti da Entrobordo, possono cliccare qui per richiedere un breve test sullo stato di innovazione della propria attività ed avviare il proprio percorso gratuito.

Per informazioni:
info@entrobordo.org | www.entrobordo.org 

4° Tavolo della Produttività a Lecce: al via il confronto concreto su sfide e opportunità per le mPMI pugliesi

Il 24 febbraio a Lecce, con il patrocinio dellamministrazione comunale, lAssociazione Entrobordo riunisce a un tavolo istituzioni, associazioni e imprese locali per parlare di produttività e innovazione e creare sinergie comuni per avviare un reale percorso di crescita

Dopo le tappe di Terni, LAquila e Fiumicino, il Tavolo della Produttività arriva a Lecce, con un incontro dedicato a innovazione, crescita e sviluppo delle micro, piccole e medie imprese (mPMI). Levento, organizzato dallAssociazione Entrobordo, con il patrocinio dellamministrazione comunale, riunirà istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori locali per affrontare le principali sfide del tessuto produttivo e delineare soluzioni concrete per il futuro delleconomia locale.

Il dialogo con il Comune di Lecce è nato grazie alliniziativa dellUfficio Sviluppo Partnership di Entrobordo, che ha inviato una lettera al Sindaco Adriana Poli Bortone per presentare il progetto; il Sindaco ha risposto subito e con grande interesse, offrendo la piena disponibilità dell’amministrazione comunale per organizzare l’evento: “Lecce e la Puglia rappresentano territori ricchi di potenzialità imprenditoriali. È fondamentale promuovere iniziative che valorizzino le nostre risorse locali e attraggano investimenti, favorendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo per la nostra comunità.”

Unoccasione di confronto per le imprese locali

Il Tavolo della Produttività si propone di creare un ponte tra imprese, istituzioni e professionisti, offrendo spazi di confronto e strumenti operativi per superare le difficoltà che le mPMI incontrano nellaccesso allinnovazione e ai servizi strategici. Durante il dibattito si parlerà di produttività, accesso ai finanziamenti, trasformazione digitale e creazione di reti di collaborazione per uneconomia più competitiva e sostenibile.

“La produttività delle mPMI italiane è ferma da decenni, spesso perché le imprese più piccole restano escluse dalle dinamiche dellinnovazione. Con il Tavolo della Produttività vogliamo dare risposte concrete: creare consapevolezza, portare cultura imprenditoriale e offrire strumenti accessibili per favorire la costruzione di una rete di collaborazione che aiuti le imprese a crescere e innovarsi”, ha dichiarato Marco Travaglini, Presidente di Entrobordo.

Programma e relatori

Levento si aprirà con unintroduzione istituzionale, seguita da un dibattito tra esperti e rappresentanti delle istituzioni locali, con la partecipazione di:

Adriana Poli Bortone, Sindaco di Lecce
Maria Gabriella Margiotta, Assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive
Marco Travaglini, Presidente di Entrobordo e fondatore di Mama Industry
Valentino Nicolì, Presidente Confindustria Lecce
Gabriele Greco, Presidente ANCE Lecce
Antonio Magurano, Presidente Confesercenti Lecce
– Daniele Manni
, Docente di auto-imprenditorialità giovanile

“Le micro e piccole imprese sono il motore della nostra economia locale, ma hanno bisogno di strumenti e strategie adeguate per affrontare le sfide del mercato. Questo evento rappresenta unopportunità concreta per stimolare il dialogo e rafforzare la collaborazione tra istituzioni e mondo imprenditoriale”, ha affermato Maria Gabriella Margiotta, Assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive del Comune di Lecce.

Report di Personio sul Whistleblowing

La ricerca europea evidenzia che dipendenti temono ritorsioni, mentre le aziende sono preoccupate per il carico di lavoro derivante dalla gestione delle segnalazioni di comportamenti scorretti Monaco di Baviera – 4 settembre 2023. Con l’entrata in vigore, quest’anno, delle norme sul whistleblowing in molti Paesi dell’UE, le aziende che non attuano le misure o che … Read more

Aziende occidentali, la guerra della Russia produrrà danni irreversibili

Al di là degli effetti attuali provocati dalla guerra in Ucraina, per le aziende occidentali ci sono saranno degli effetti a lungo termine e dei danni irreversibili provocati dal conflitto. La guerra e le aziende occidentali Bisogna infatti considerare che le sanzioni inflitte dal Occidente a Mosca non sono l’unica conseguenza della guerra. Sono semmai … Read more