SEI Ventures festeggia il suo crowdfunding e programma nuovi incubatori per le aree interne del Paese

LA campagna di equity crowdfunding di SEI Ventures, il primo incubatore d’impresa per il rilancio delle aree interne del Paese, su WeAreStarting si è chiusa con il triplo dell’obiettivo minimo, per un totale di 180mila euro. SEI Ventures userà questi fondi per aprire nuovi hub. Il prossimo sarà nel Sannio, una zona interna che comprende aree del Molise, della Campania e dell’Abruzzo. Ma si stanno valutando nuove sedi anche in Veneto e nelle Marche. L’obiettivo principale della società è proprio quello di fondare e gestire altri hub sul modello del capostipite, Incubatore SEI di Avellino, luogo natale dei founder di Sei Ventures.
Come opera SEI Ventures?
SEI Ventures realizza spazi fisici pratici e funzionali, aperti H24, nelle aree interne del Paese, quelle zone dove generalmente mancano tutti i principali servizi per i professionisti e l’imprenditoria (oltre ai servizi di base per le persone).
All’interno dell’hub, costruito e gestito coinvolgendo partner locali, il gruppo SEI offre formazione di alto livello e accompagna le startup nel processo di sviluppo del business. «Vogliamo dare un contributo concreto per invertire il fenomeno dello spopolamento delle aree decentrate – sottolinea Vincenzo Vitale, Ceo e co-founder di SEI Ventures. Quando un giovane vuole fare impresa, in Italia, di solito gli si consiglia di spostarsi a Milano. Una volta emigrato, difficilmente tornerà indietro: si farà una famiglia dove c’è il suo lavoro. Il nostro desiderio è quello di spezzare questo meccanismo controproducente, che fa male al nostro Paese, e dimostrare che si può fare business ovunque. Basta portare i servizi e gli strumenti necessari nel luogo dove nascono le idee imprenditoriali e c’è molta voglia di fare. Con l’emergere di imprese profittevoli aumenta il tasso di occupazione e di conseguenza lo Stato è ancora più incentivato a incrementare i servizi di base come trasporti, sanità e istruzione». In Italia le aree interne abbracciano circa 4.000 centri abitati dove vivono oltre 13 milioni di persone, ma è importante sottolineare che il modello di business di SEI può essere applicato in qualunque area interna, in Europa e nel mondo.
Etico e profittevole
SEI Ventures stima di raggiungere il milione di euro di ricavi per ogni hub creato in 4 anni, offrendo servizi di formazione, accompagnamento e open innovation agli imprenditori, alle startup e alle PMI. In qualità di incubatore certificato, inoltre, Incubatore SEI può agire come investitore professionale partecipando alle startup che ritiene più meritevoli. Ad oggi la società ha già accolto e accompagnato 28 startup nelle prime fasi di crescita, ma non solo. Ecco i traguardi raggiunti:
32 soggetti (locali e non) si sono avvicinati all’hub di Avellino diventando partner.
È stata lanciata “Demetra”, la prima call-for-idea, che ha portato più di 50 candidature nell’ottobre del 2020 (a soli 7 mesi dalla fondazione del primo Hub).
3 investimenti sostenuti in altrettante startup, tutte nate presso il primo Incubatore SEI.
È stato avviato il primo progetto di open innovation con una PMI del territorio.
Il modello di business di SEI Ventures, incentrato sulle aree interne, non è solo profittevole ma anche etico, perché rappresenta l’unica strada possibile per invertire il processo di spopolamento di molti centri italiani.
Uniti per il crowdfunding
Fra i servizi che SEI Offre ai territori in cui posiziona i propri hub c’è anche la formazione relativa al crowdfunding, strumento potentissimo che può rappresentare una importante leva di finanziamento per le imprese meritevoli dei territori più svantaggiati. In questa ottica, SEI Ventures ha stretto una partnership con Dynamo, la prima agenzia italiana ad essersi occupata di equity crowdfunding, con oltre 50 campagne di successo alle spalle sulle principali piattaforme di raccolta.
«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione perché ci permette di dare una mano concreta alle aree interne del Paese». Ha commentato Salvatore Viola, co-founder e Business Developer di Dynamo. «Sono cresciuto in un piccolo comune della Basilicata e so benissimo come ci si sente quando “partire” è l’unica opzione disponibile. Per questo abbiamo subito creduto nel progetto di SEI Ventures».