Risparmio gestito, l’industria Europea è in profondo rosso

Fino a poco tempo fa, l’industria europea del risparmio gestito sembrava vivere in un mondo di fasti e successi. La raccolta cresceva giorno dopo giorno, mentre in Borsa le quotazioni dei fondi erano in pieno boom (con la conseguente crescita del rapporto tra prezzo e utili).

Dopo 20 anni di crescita ininterrotta, lo scorso anno il patrimonio gestito globale ha raggiunto un altro record, toccando 112 mila miliardi di dollari di patrimonio complessivo.

La retromarcia del risparmio gestito

risparmio gestitoAdesso dimenticatevi questi numeri, perché lo scenario è drasticamente cambiato e questi successi sono tutti alle spalle.
Nel primo semestre dell’anno sembra essersi abbattuta una tempesta perfetta sull’industria europea del risparmio gestito. Tutte le società quotate che sono impegnate nella raccolta ne sono rimaste coinvolte.

A causa dei tassi d’interesse in rapida risalita si è innescato un declino, acuito dalla caduta dei corsi azionari e del reddito fisso. In certi casi il declino ha superato il 50% dei flussi di raccolta (in gergo si parla di descending hawk, ossia il falco in picchiata).

I dati dell’EFAMA

L’ultimo report del settore stilato da EFAMA (European Fund and Asset Management Association), evidenzia l’emorraggia di denaro dai fondi in Europa. A maggio il risparmio gestito ha registrato deflussi netti per 36 miliardi, rispetto ai 3 miliardi di aprile.

I più penalizzati sono stati i fondi obbligazionari, che hanno registrato deflussi netti per 17 miliardi di euro, rispetto ai 12 miliardi di euro di aprile. Male anche gli azionari, con una emorragia di denaro pari a 3 miliardi di euro, mentre ad aprile i 3 miliardi erano stati di afflussi netti.
Negativi anche i fondi multi-asset (-4 miliardi) e i fondi del mercato monetario (-11 miliardi di euro, a fronte di una raccolta netta di 2 miliardi di euro in aprile).

Giù i profitti e crisi commissioni

La macchina della raccolta si è quindi inceppata, rispetto a un 2021 da record. Peraltro gli indicatori di volume trading evidenziano una dinamica discendente. Ma calano anche i profitti netti del risparmio gestito, dal momento che le performance fees sono mancate finora. E’ infatti difficile se non impossibile poter presentare ai clienti il conto delle performance, quando gli asset sono andati quasi tutti in calo.