Quale “pace” alla conferenza di Zelensky in Svizzera?

Il 15 e 16 giugno presso il lago di Lucerna vi sarà una conferenza di pace organizzata dal governo svizzero e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quali sono le sue possibilità di successo? Se vogliono decidere come e quando terminare il conflitto, allora sono pochissime. Infatti non hanno invitato l’altro controparte, che è la Russia. Così a loro volta molti Paesi hanno deciso di declinare l’invito proprio perché manca un lato del fronte.

L’assenza della Cina

Soprattutto mancherà la Cina. Da Pechino hanno già fatto sapere che questa conferenza non ha i requisiti minimi per essere davvero un vertice di pace. Ai cinesi non interessa partecipare a una conferenza che si limiterà a fare da vetrina alle esigenze economiche e militari dell’Ucraina e nel quale non decideranno nulla. Zelensky si è arrabbiato e ha accusato la Cina di favorire i russi. In questo però si è inimicato Pechino ancora di più. Anche il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha alzato i toni e ha detto che la Cina vuole boicottare appositamente la conferenza e aiuta la Russia militarmente e a livello di tecnologie.

Assenti e presenze di facciata

L’Arabia Saudita ha rinunciato a partecipare perché afferma che senza la Russia il vertice perde di senso. Del medesimo parere è il Pakistan, che ha declinato. Il Sudafrica è ancora incerto, ma forse non andrà. Degli altri Paesi dei BRICS, Brasile e India manderanno delegazioni simboliche, piccole, che mostrano sia l’apertura al dialogo sia l’indipendenza di giudizio e la non conformità totale alle richieste occidentali. Gli Stati ex sovietici, tranne i soliti noti, hanno già detto di no alle telefonate fatte personalmente da Zelensky.

In compenso ci andrà Kamala

Un altro fattore di rischio per il successo della conferenza è il modo in cui gli USA la stanno snobbando. Proprio la Casa Bianca è stata alleata di Zelensky in modo incredibile, premendo per far avere all’Ucraina decine di miliardi di dollari sotto forma di armi, finanziamenti, aiuti di ogni genere. Ma oggi manda la vicepresidente Kamala Harris a presenziare il summit, perché Biden sarà impegnato a Los Angeles per una serata di beneficenza. Il motivo quindi è molto debole, quasi ridicolo. E in tanti temono proprio la risata di Kamala, il suo atteggiamento a volte bizzarro, che potrebbe provocare figuracce per tutto l’Occidente. Fonte: https://strumentipolitici.it/la-conferenza-di-pace-di-zelensky-passerella-mediatica-destinata-al-fallimento/