L’ arte astratta di Dialo è un gioco di mosaici dai cromatismi caldi che evocano la terra, dove osserviamo la sintesi di colori pastosi e l’accostamento di pattern geometrici come mattoncini utilizzati per costruire una composizione meravigliosa, dalle mille sfaccettature.
Artista astrattista dal talento indiscusso, Dialo ha ottenuto uno spazio a lui dedicato nel prestigioso catalogo realizzato in occasione del Premio Modigliani, “Modigliani e gli Artisti” di Salvo Nugnes, curatore d’arte, scrittore e reporter. Un ulteriore traguardo, quindi, per l’artista che ha già esposto le sue opere alla storica Biennale di Venezia. L’ingrediente del suo successo come artista: entusiasmo e grinta.
Dialo ha dedicato la sua vita all’arte. Egli realizzava già in tenera età sculture con i fratelli nella scuola primaria, sperimentando successivamente differenti mezzi di espressione artistica con un approccio futuristico luminoso. Ha sviluppato una sua tecnica personale, nata giocando con le matite, sperimentando le forme e creando texture, impiegando materiali e supporti differenti, fino a raggiungere un particolare linguaggio, fatto di geometrie, simboli ed elementi naturali. Egli descrive la sua arte come la celebrazione delle trame naturali, la ricomposizione di una struttura attraverso i frammenti di ciascuno di noi, arrivando a visualizzare un vero e proprio processo terapeutico nei confronti di Madre Natura, realizzato in un collage.
Identificandosi in uno strumento divino, che riceve la forza da tutto il creato per far fronte a un mondo ferito, l’artista compone le sue tele, rimanendo nella positività e circondandosi di buone sensazioni. Il Dialoismo, spiega l’artista, si realizza attraverso l’amore e l’onestà che consentono di esprimere in maniera diretta i sentimenti.