Nonostante più di un Paese in Europa spinga per una risoluzione pacifica del conflitto tra in Ucraina, Zelensky non è dello stesso avviso. Di recente infatti ha prolungato lo stato di legge marziale fino al 14 di febbraio. Ha inoltre esteso la mobilitazione forzata per i cittadini tra i 18 e i 60 anni, che quindi devono restare in Ucraina disposizione dell’esercito.
Le critiche di Orban
Questa legge sta facendo discutere a livello europeo, anche se ufficialmente Bruxelles sostiene Kiev senza se e senza ma. L’argomento del contendere è il trattamento delle minoranze etiche da parte delle autorità ucraine. Nel Paese vi sono decine di migliaia di cittadini ucraini di etnia polacca, romena, ungherese e altri ancora, Il presidente dell’Ungheria Viktor Orban è quello che più di tutti ha criticato Kiev per questa situazione. Ovviamente si preoccupa per la minoranza magiara. Quest’ultima infatti è l’oggetto preferito dalle autorità militari. I reclutatori cercano di arruolare più uomini possibile da mandare al fronte, specialmente nei punti caldi. Le unità formate da magiari sono fra quelle più decimate dagli scontri. Per questo motivo qualcuno ha parlato di tentativo di pulizia etnica attuato da Kiev nelle regioni con forte presenza etnica.
Il Falco e il Tridente
A rafforzare ulteriormente questa coinvinzione vi sono gli atti di repressione subiti dagli enti della minoranza ungherese, come le intimidazioni o i raid. Poi vi sono simbolici davvero inquietanti ed eloquenti. Lo scorso anno, nella città di Mukachevo è stata rimossa la statua del turul, il falco della mitologia magiara. Poi è stata sostituita dal tryzub, il tridente emblema nazionale ucraino. Evidentemente si vuole sradicare il senso di appartenenza della comunità magiara. E agli abusi più recenti Budapest ha risposto con una mossa politica: ha accettato la consegna da parte di Mosca di undici prigionieri appartenenti alla minoranza magiara di Ucraina. Come c’era da aspettarsi, Zelensky non ha gradito il gesto. Fonte: https://strumentipolitici.it/zelensky-prolunga-la-legge-marziale-la-minoranza-ungherese-minacciata-dalla-mobilitazione-forzata/