Malgrado diverse aziende del settore abbiano rivisto i loro piani di produzione, l’offerta di rame viaggia ancora su un trend crescente. Mentre l’output globale è sostanzialmente in linea con le previsioni, l’approvazione di nuovi progetti alimenterà in futuro la capacità produttiva complessiva.
I numeri sull’offerta di rame
Dopo che la produzione alla fine del terzo trimestre del 2023 segnò un calo di 235.000 tonnellate, quest’anno l’andamento è stato più stabile. Il bilancio segna -13mila tonnellate, ma questo piccolo divario è frutto soprattutto di lievi aggiustamenti delle stime da parte delle 17 principali società produttrici. Alcune hanno fatto un po’ meno del previsto, per altre invece l’offerta di rame è stato un poco di più di quanto stimato. Ma in linea di massima hanno tutti seguito i rispettivi indicatori leading.
I nuovi progetti strategici
L’andamento complessivo del settore rimane comunque positivo, viste le espansioni e le nuove operazioni che riguardano diverse aree strategiche.
Alcuni progetti approvati nel terzo trimestre contribuiranno infatti ad aumentare la produzione globale di rame. L’offerta dovrebbe quindi crescere di circa 200.000 tonnellate di capacità produttiva annuale (ktpa).
In particolare vanno citati quelli in Ecuador (l’espansione della miniera di Mirador), che da sola potrebbe aggiungere 107.000 tonnellate all’anno all’offerta globale, e quello in Zambia (la miniera di Kitumba), che contribuirà con 37.000 tonnellate di rame all’anno. Ma ci sono anche altri sviluppi interessanti in Myanmar e Uzbekistan.
Le conseguenze sulle quotazioni
Questo scenario potrebbe avere ripercussioni sul prezzo del rame nel prossimo futuro. Attualmente una libbra di metallo rosso costa circa 4 dollari, e da poco è sceso al di sotto del pattern rettangolo trading per via del rafforzamento del dollaro USA e dei deboli stimoli economici di Pechino (la Cina è il maggior consumatore di rame al mondo).
Se l’offerta continuerà a crescere, ciò eserciterà una pressione al ribasso sulle quotazioni del rame. Bisogna però anche vedere cosa accadrà dal lato della domanda, perché il rame è il fulcro della transizione energetica, ed è plausibile che la domanda continuerà a crescere nei prossimi anni.