Il premier israeliano Benjamin “Bibi” Netanyahu sta proseguendo il suo giro estero per rafforzare la cooperazione con i Paesi europei. Nella tappa tedesca, le domande dei giornalisti lo hanno costretto ad affrontare la questione dell’appoggio all’Ucraina, che Israele ha limitato al minimo dell’assistenza umanitaria, invece di fornire o almeno promettere armamenti a Zelensky,
I rapporti con la Germania
Israele e Germania rafforzeranno la cooperazione a livello militare e commerciale con la vendita dei missili anti-balistici Hetz 3 da parte di Gerusalemme a Berlino. Netanyahu commenta questo accordo sottolineandone il valore simbolico e storico: dopo quanto accaduto nella Seconda guerra mondiale, ora il popolo ebraico non solo ha un suo Stato, ma aiuta e protegge la sicurezza degli ex carnefici con la sua tecnologia militare. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che Washington ha dato la sua approvazione alla vendita, ma che sussistono ancora delle formalità da sbrigare. Prima di recarsi a Berlino, Netanyahu era stato a Parigi e a Roma per vedere i premier francese e italiano e curare i rapporti con i rispettivi Paesi.
La domanda sull’Ucraina
A chi gli chiedeva perché Israele non manda armi a Kiev, ha spiegato la “situazione complessa” in cui si trova il suo Paese nel quadro dei rapporti di forza in Medio Oriente. Gerusalemme ha bisogno dell’assenso di Mosca ai suoi voli sui cieli siriani, destinati a scoraggiare l’Iran dall’aumentare la sua minaccia esistenziale. Se per i Paesi europei a volte è facile scegliere di mandare armi a Zelensky, dice il premier, per Israele bisogna considerare gli interessi in gioco. Prevale l’interesse nazionale di Israele, la sua necessità di sopravvivere e imporre la propria esistenza rispetto ai nemici. Israele ha aiutato e aiuterà l’Ucraina con aiuti umanitari, ma non manderà le armi, tranne forse i sistemi di guerra elettronica studiati appunto per colpire i droni di fabbricazione iraniana che la Russia utilizza. Fonte: https://strumentipolitici.it/netanyahu-a-berlino-israele-in-equilibrio-fra-russia-e-ucraina-ma-niente-armi-a-zelensky/