Mani legate con Israele e Ucraina, ma Biden deve cambiare

Tra qualche settimana vi saranno le elezioni presidenziali in America. Gli analisti e gli opinionisti stanno riallineando i loro pensieri su posizioni meno intransigenti e ideologiche. L’amministrazione Biden ha infatti finito per legarsi le mani da sola. A forza di sostenere senza condizioni Israele e Ucraina, ora fa fatica a uscire dal vicolo cieco. E dietro di esso c’è la guerra globale. Lo scrive l’esperto Christopher Chivvis del Carnegie Endowment’s American Statecraft Program.

Una situazione difficile

La posizione degli USA è diventata sempre più intricata, soprattutto con riguardo agli “assistiti” ucraini e israeliani. Ai loro leader Zelensky Netanyahu Washington ha permesso un’ampia libertà di manovra. Gli ha regolarmente perdonato gli atteggiamenti spudorati e pericolosi. Tel Aviv ha ignorato tutti gli appelli alla moderazione, Kiev ha intenzionalmente sabotato gli sforzi diplomatici. Ma se va avanti così, la Casa Bianca rischia di rovinare la reputazione internazionale del Paese e di rendere gli americani un obiettivo dei terroristi.

Biden ha le mani legate

Biden è entrato da solo nel vicolo cieco. Ci è andato sempre più a fondo mano a mano che assecondava le richieste di costoro. La sua posizione ideologica di difesa della democrazia europea e del diritto di esistenza di Israele lo ha arroccato su una montagna ripida. E se cade, gli alleati lo porteranno con loro gli USA in una guerra infinita, o mondiale, o comunque costosissima. Il problema è che entrambi i leader di Ucraina e Israele hanno paura che, se fanno dei passi indietro, una catastrofe politica interna li travolgerà. Purtroppo Netanyahu non ha un piano diverso da quello di distruggere Gaza e ora pure il Libano, mentre Zelensky parla solo di vittoria o di una pace in cui i russi accettino tutto quello che chiede.

Come slegarsi le mani

A Biden – e soprattutto a chi gli succederà – spetta il duro compito di rimettere a posto questi “amici” e tornare ad avere le mani libere. Come fare? Ad esempio offrendo incentivi economici e di sicurezza. E mostrando una “affettuosa fermezza” rispetto alle loro richieste ormai irrealistiche. Al tempo stesso, Washington deve far capire loro in modo chiaro che la sua priorità oggi sono gli interessi nazionali americani, troppo a lungo sacrificati. La Casa Bianca non deve temere di mostrarsi timida o incerta verso Netanyahu e men che meno verso Kiev. Fonte: https://strumentipolitici.it/lamerica-deve-condurre-ucraina-e-israele-alla-de-escalation-e-al-negoziato/