L’artista Meriem Delacroix protagonista della mostra internazionale Pro Biennale a Venezia

La mostra internazionale Pro Biennale è ormai diventata un appuntamento imperdibile per i tanti esperti ed appassionati d’arte contemporanea italiana e anche quest’anno si rinnova nella splendida cornice dello Spoleto Pavilion, presso lo storico Chiostro di San Francesco della Vigna a Venezia.

La kermesse vede esposte le opere di tanti artisti contemporanei provenienti da tutta Italia e non solo, tra cui i dipinti di Meriem Delacroix.

La talentuosa artista mostra la sua passione per l’arte fin dalla primissima infanzia, manifestando da subito la sua necessità di esprimersi attraverso i colori. Il suo stile è in continua evoluzione e sperimentazione e rispecchia il suo mondo interiore attraverso una pittura astratta che diventa espressione della sinestesia, condizione congenita dell’artista, che le permette di dare colore ai profumi, sapore ai paesaggi o suono agli oggetti immobili.

Lei stessa ha dichiarato: “ho iniziato a dipingere prima ancora di iniziare a parlare o camminare, mi esprimo con la pittura che di fatto è la prima lingua che ho iniziato a parlare. Dipingo da sola e quando è necessario per me riprodurre un determinato tipo di quadro faccio l’azione che io personalmente chiamo “ascolto colorato”, ovvero mi stimolo determinate sensazioni per poter riprodurre quello che vedo.”

Grazie al suo talento ha esposto in numerose mostre a Venezia, Parigi ed alla Biennale di Milano.

Ecco le parole del critico d’arte e curatore della mostra Salvo Nugnes sull’artista:

“Guardare le opere di Meriem Delacroix è un’esperienza non solo visiva ma sensoriale, nelle opere di questa talentuosa artista il ritmo vitale diviene protagonista, creando attorno a sé movimento, variazioni cromatiche, dissonanze e armonie. Il suono si fa colore e forma, ed attraverso un’intensità cromatica interessante, la Delacroix ha trovato un linguaggio tutto suo, corposo e avvolgente, in grado di trasportare il fruitore in un’altra realtà, quella delle emozioni.”