La Russia sospende la partecipazione al Trattato New START

Il discorso del presidente russo del 21 febbraio all’Assemblea Federale ha inevitabilmente generato un’ondata di preoccupazione in Europa e negli Stati Uniti. Una delle dichiarazioni che più di altre ha inquietato i vertici NATO è quella relativa alla sospensione russa del trattato New START sugli armamenti nucleari. Non è un ritiro dagli accordi, ma solo una sospensione dell’adempimento dei obblighi relativi, una sorta di pausa di riflessione per valutare successivamente il da farsi.

Cosa comporta il New START

Il trattato New START del 2011 è stato firmato dal presidente americano Obama e da quello russo Medvedev. È l’ultimo della serie degli accordi “START” sul controllo degli armamenti nucleari, per questo motivo è “new”, mentre la sigla significa Strategic Arms Reduction Treaty. Il tetto alle testate nucleari strategiche di ogni controparte è di 1550 a testa e ci sono anche delle limitazioni ai vettori, cioè i bombardieri pesanti, i missili balistici intercontinentali (ICBM) e i missili lanciati da sottomarini (SLBM). Il primo accordo sul disarmo fra le superpotenze fu l’ABM, siglato nel 1972 da Nixon e Brezhnev. Al disgelo dei negoziati SALT I e SALT II seguirono le tensioni della fase più acuta della Guerra Fredda, dal 1980 al 1984. Nel frattempo erano comunque partiti i negoziati START proposti da Ronald Reagan, che portarono ai trattati che conosciamo. In epoca post-sovietica vi è stato anche il trattato SORT sulla riduzione dell’offensiva strategica.

Cosa comporta l’annuncio di Putin

L’annuncio del presidente Vladimir Putin di sospendere il New START non è una minaccia all’Occidente, ma un avvertimento a Washington di rivedere le modalità di conduzione della politica estera in certi ambiti. È indubbiamente un segnale molto forte, ma ha delle motivazioni precise che Putin ha esposto parzialmente nel suo discorso, ma alle quali i vertici occidentali non sembrano aver risposto in modo puntuale. Tranne forse proprio Joe Biden, che da Varsavia ha subito puntualizzato come né i Paesi europei né gli USA vogliano aggredire la Russia o addirittura controllarla o distruggerla. Tuttavia, il Segretario di Stato americano Antony Blinken dice la decisione russa è profondamente infelice e irresponsabile e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg sostiene che essa vada a smantellare l’intera architettura del controllo degli armamenti. Fonte: https://strumentipolitici.it/putin-lannuncio-della-sospensione-del-trattato-new-start-le-motivazioni-russe-e-le-reazioni-occidentali/