La Materia dell’Ulteriore. Un saggio di Carmine Mangone e Viviana Leveghi

La Materia dell’Ulteriore è il nuovo saggio pubblicato in e-book da Delos Digital.

Scrive l’autore:

“Il pensare e lo scrivere con un’altra intelligenza “umana” restano delle dinamiche ardue, complicate, alquanto improbabili. Con Viviana, un tale “miracolo” è avvenuto in maniera davvero sorprendente, tant’è che, in diversi punti del testo, sfido chiunque ad assegnare all’uno o all’altra la paternità di questa o quella frase, di questo o quel concetto. L’amalgama è quasi perfetto, pur nella costanza critica e “nervosa” di un pensiero che cerca una com-unicità e una consonanza che non siano una semplice conciliazione.

Sgomberiamo subito il campo dagli eventuali equivoci che potrebbero sorgere da una errata interpretazione del sottotitolo: il concetto di sapienza erotica intorno al quale si sviluppa il dialogo mango-leveghiano parte sì dal sostrato materiale dei corpi, dagli elementi concreti della “materia animata” – d’altronde non potrebbe essere altrimenti –, ma non si esaurisce banalmente in una trita rimasticatura di temi sessuali, psicanalitici, batailliani e simili.
L’eros di cui si parla in La materia dell’ulteriore non è un derivativo culturale o un dispositivo principe della genitalità, né tanto meno di un qualche abborracciato Kamasutra teoretico post-qualcosa (il pensiero non ha bisogno di pose, figure o mere collocazioni, ma ha fame di ritmo, detonazioni, viaggi arrischiati spalla a spalla, mano nella mano).”

Aggiunge l’autrice:

“Il libro accompagna chi legge attraverso un viaggio a tratti piacevole, a tratti doloroso: in ogni caso, è la celebrazione del carattere più introspettivo della gioia. Prima del “contagio di vivere”, infatti, essa riguarda la consapevolezza di una propria collocazione spaziale.

Le tensioni irrisolte e quelle irrisolvibili danzano attraverso le stagioni senza sollevare polvere, poiché l’ecosistema che ne rende possibile l’esistenza è idratato dagli umori secreti dai giorni.

La materia dell’ulteriore è la celebrazione più ampia e profonda che il cuore possa sopportare senza perdersi nella festa. L’abbraccio sincero che racchiude, tenendole al sicuro, emozioni e inquietudini passate, presenti e future. La materia dell’ulteriore corrisponde alla magia dell’indissolubile — non importa quanto venga eroso o minacciato. Resiste perché continua a esistere.”

Gli autori

Carmine Mangone è nato a Salerno il 23 dicembre 1967. Da circa un decennio, pianta alberi nella sua terra d’origine: il Cilento. Per sovrappiù, complice una discreta dose d’ironia, non ha mai smesso di piantar grane. Anarchico appartenente a un ben preciso anarchismo (il suo, quello messo in gioco da tutti i suoi amori), detesta da sempre le conventicole letterarie e gli scribacchini della domenica. Ha pubblicato tuttavia decine di opere. È stato tradotto anche in Francia. Ha finito per ibridare Stirner, Deleuze, Rimbaud. In tutto ciò, crede ancora gioiosamente all’impossibile (all’ulteriore) e non ha nessuna intenzione di darla vinta alla memoria, al passato, alla Storia.

Viviana Leveghi è nata a Trento il 2 maggio 1983 e da allora continua a farlo. Impara prima a leggere e scrivere, poi a parlare. Fin da piccola, invidia chi ha avuto il potere di dare i nomi alle cose, così ne fa un mestiere. Lavora con successo a Milano, gira per il mondo e torna a casa solo quando sa di poter vivere dappertutto. È contributor del bestseller Indistractable, viene pubblicata in un’antologia di poesia americana, è nota su Quora per articoli irriverenti. Crede che la poesia sia una necessità spazio-temporale. Esistenzialista, desidera conoscere il più possibile per avere maggiori chance di connessione con l’Altro. Scrive per dare un’ulteriorità al mondo e ricordarsi di vivere.

Acquistabile su amazon

Acquistabile su lafeltrinelli

Acquistabile su delosstore