Kiev: altri soldi da UE-USA, ma Mosca può dare trasformatori

Gli attacchi mirati della forze russe hanno danneggiato pesantemente la rete elettrica dell’Ucraina, ridotta a poco più del 50% del suo potenziale. Tra un viaggio a Washington e un’apparizione video al Consiglio Europeo, per riparare le infrastrutture energetiche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha raccolto somme consistenti, nell’ordine delle centinaia di milioni di euro e dollari. Resta il problema di come spenderli in modo efficace, perché non si tratta solo di finanziare l’importazione dall’Occidente di alcuni apparecchi.

Denaro e lampadine per Zelensky

Le ultime iniziative di parte americana ed europea hanno fruttato al governo di Kiev centinaia di milioni e promesse di aiuto anche a livello energetico: Zelensky ha invitato Bruxelles ad agevolare la fornitura di due miliardi di metri cubi di gas ed elettricità per un valore di 800 milioni di euro. Intanto, la BERS, ovvero la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, prosegue nel suo progetto di appoggio alla transizione economica dell’Ucraina che afferma di aver iniziato trent’anni orsono: oggi, inoltre, sta approntando la ricostruzione. Così darà 370 milioni di euro alla compagnia nazionale ucraina dell’elettricità, la Ukrenergo. Gli Stati Uniti, a loro volta, hanno iniettato 500 milioni di dollari nel Fondo di risposta alla crisi e garantiscono fino alla metà del valore dei prestiti della BERS. Il presidente ucraino ha poi chiesto 50 milioni di lampadine a LED, ma per adesso la UE ne ha promesso soltanto 30. Zelensky afferma che la garanzia della stabilità energetica dell’Ucraina è una maniera di fermare l’aggressione russa.

Come rimettere in sesto la rete elettrica?

La presidente della BERS ha dichiarato in una recente “conferenza di solidarietà” a Parigi che riparare con urgenza la rete elettrica ucraina rappresenta per la Banca una priorità assoluta. Occorre ripristinare anzitutto le sottostazioni ad alta tensione e le linee di trasmissione Gli Stati Uniti hanno appena iniziato da una base militare le consegne di apparecchiature trasformatori e generatori per un totale di 53 milioni, in cui sono compresi pure i sistemi di difesa aerea. Per Kiev però il problema sono quei trasformatori enormi che è praticamente impossibile far arrivare comodamente dalla Germania o dagli USA, perchè pesano troppo. Sono mostri che arrivano a duecento tonnellate e di fatto c’è bisogno di fabbricarli sul posto o quasi. Ma mancano gli specialisti, mancano gli impianti, mancano molti elementi già da prima dell’operazione speciale russa. E proprio la Russia potrebbe fornire quello che serve, perché condivide con l’Ucraina la tipologia di trasformatori, cioé quelli da 330 kW e 750 kW, e potrebbe far giungere quello che serve da una distanza accettabile. Ma serve mettersi a un tavolo e negoziare: Zelenksy è disposto? Fonte: https://strumentipolitici.it/ucraina-nuove-richieste-di-soldi-e-attrezzature-elettriche-ma-alcune-potrebbe-darle-solo-la-russia1/