Biff Festival è acronimo di?
Biff, sta come acronimo di: “Basilicata international film festival”.
Com’è nata l’idea di questo festival e con quali propositi?
L’idea è nata nel 2019, in seguito a un mio viaggio a Pordenone, su invito del direttore artistico del film festival. In quel frangente, notai una cosa strana, era molto dispersivo, con troppi eventi in una città grande come Pordenone, e quindi c’era poco riscontro di pubblico. Nel viaggio di ritorno, mi sovvenne un’idea, ma perché non proporre qualcosa del genere con gli shorts film in un piccolo borgo, come i nostri, dove c’è più aggregazione? Da questa idea è nata la prima edizione nel 2020, in concomitanza anche della pandemia. Nonostante tutto, ci fu un exploit di oltre 200 candidature. La gestione, all’epoca della pandemia, prese la strada di interfaccio come in altri settori a livello on line, spedendo poi in seguito i premi ai vincitori, di rimando gli stessi poi inviarono dei video da varie parti del mondo, tipo dall’Inghilterra, dal Brasile ecc., quell’anno fu un qualcosa di sperimentale, che portò dei buoni esiti nonostante tutto. Nel 2021 nel mese di ottobre avevamo organizzato in presenza, ma stessa problematica covid, dove abbiamo dovuto annullare l’evento, chiedendo venia ai quasi 300 partecipanti con video ringraziamenti, mandando in seguito i premi per posta. Nel 2022, viene indetta la prima edizione a Ruvo del Monte, in presenza di circa 340 cortometraggi premiati, tantissimi autori, sceneggiatori, registi, attori e attrici. Da quel dì abbiamo compreso che il festival aveva preso il via come doveva, se non vi fossero stati gli impedimenti precedenti del covid. La sala è stata piena per i tre giorni la prima giornata dedicata alle scuole, la seconda e terza a l food sezione speciale dedicata al cibo e al vino per le imprese lucane nel settore ristorazione.
In questi anni, quanti artisti si sono avvicendati al Biff?
Possiamo dire, che siamo fieri dei risultati. Basti pensare che l’anno scorso abbiamo avuto più di 400 candidati, avendo l‘idea di creare una manifestazione che unisse il cibo e il vino dal titolo: Food and wine, per far conoscere i nostri prodotti della Lucania. Iniziando ad avere anche ospiti di riguardo come: Nancy Jane Meyers, Nicola Pistoia, Nando Irene, Angela Curri ecc. Insieme a Mario Esposito direttore del Premio Penisola Sorrentina, e l’anno scorso ultima edizione, abbiamo avuto l’onore di avere Iacopo Gubitosi del Giffone Festival, dove si avvicendano 6000 ragazzi nella giuria, dai 3 ai trent’anni. Quest’anno abbiamo avuto un connubio in merito con Iacopo Gubitosi che dal Biff Festival ha voluto fortemente questo riscontro, con il quale abbiamo mandato due ragazzi dello staff per la giuria di quest’anno al Giffoni, che hanno meno di 30 anni e sono subentrati nella giuria dei 18+, Martina e Samuele. I quali hanno partecipato sia come giurati e anche ai workshop pomeridiani, due esperienze diverse e uniche per loro. Quest’anno, avremo l’onore di avere il patrocinio morale di Iacopo Gubitosi, per il Biff festival.
Quest’anno come giurato ufficiale, personaggio di rappresentanza della stampa, c’è una figura particolare, per la sua professionalità e maestria parliamo del dottore Salvo De Vita, com’è nata questa conoscenza?
Figura di spicco, quella del Dott. Salvo De Vita, che mi è stato presentato attraverso un amico e collaboratore, che dialogando insieme gli dissi che mi serviva un’altra figura come giurato, è stata una risorsa unica e inaspettatamente che dà lustro per quanto riguarda il PREMIO sezione della stampa Nazionale Italiana digitale per la giuria ufficiale.
La figura di giurato del dottore Salvo De Vita in merito a questo nuovo appuntamento del Biff Festival del Cinema?
Tema: “Radici e Orizzonti: il cinema come ponte tra tradizione e innovazione”, tema del Biff Festival 2024 Basilicata International Film Festival di quest’anno, che invita a esplorare come il cinema possa fungere da mezzo per connettere le tradizioni culturali e storiche con l’innovazione e il futuro. La Basilicata, con il suo ricco patrimonio culturale e paesaggistico, diventa il punto di partenza per una riflessione su come le storie
I locali si intrecciano con le nuove forme di narrazione cinematografica. Il tema è stato declinato attraverso una selezione di film che trattano di identità, migrazione, trasformazione sociale e l’evoluzione dei linguaggi cinematografici. Quest’anno, sono arrivati 470 cortometraggi, con una selezione che è arrivata al numero di 120 selezionati, la giuria composta da 6 giurati di cui fa parte il dottore Salvo De Vita il quale ha estrapolato 3 nominativi, della nomination di pari merito. Gli altri giurati sono: premio alla carriera con il giurato Nicola Pistoia (regista e attore), premio alla regia Valentina Castelli (regista e produttrice), premio alla sceneggiatura Loredana Di Martino (regista), premio alla fotografia Matteo Cirillo (regista e attore), premio docufilm Lorenzo Scaraggi (regista) premio corto straniero Karlos Alastruey (regista).
Festival internazionale il vostro, ce ne vuole parlare?
Posso dire che, le nazioni che hanno partecipato sono varie come il Pakistan, il Tagikistan, l’India, Sud America, dalla Germania alla Spagna ecc., con la bellezza di 470 candidature. Il nostro obiettivo è pescare talenti dal basso, ecco il motivo dei films shorts, per portare alla luce nuovi talenti i quali non hanno a disposizione il budget che si può avere con dei film, perché servono equipaggiamenti per le riprese diverse quindi più costose, ecco il motivo dei cortometraggi, qui si vede la bravura dei registi, giovani talenti per poterli far conoscere. Com’è stato per Valentina Castelli, nostra giurata grazie al fatto che ha partecipato e vinto nella sezione regia ed è arrivata a Cannes, un trampolino di lancio che ha raccontato come sua esperienza e che ci fa onore.
Dirigente del Servizio: Dott. Salvo De Vita
Articolo: Salvo De Vita – Rosa Calderone
Responsabile e supervisore del servizio: Ufficio Stampa & Produzioni MP
Distribuzione digitale Giornalistica: Dott.ssa Mietto Elisa