Vendere un immobile richiede tempo e dedizione, soprattutto per reperire tutti i documenti necessari: scopriamo quali sono e perché la mossa migliore potrebbe essere affidarsi a esperti del settore ed essere sicuri di non dimenticarne nessuno.
Milano, giugno 2024. Stai per vendere un immobile? Allora ti sarai trovato davanti a una sfida non indifferente: recuperare tutta la documentazione necessaria, che non si limita solo alla visura catastale!
Per questo, gli esperti di Bassi Immobiliare, agenzia attiva nel settore RE a Milano e Monza, ci guidano in questo percorso non sempre agile.
I documenti del proprietario e dell’immobile
Tra i documenti richiesti per vendere un immobile ci sono, naturalmente, quelli del proprietario. Saranno, dunque, necessarie carta di identità e tessera sanitaria, ma non solo: bisognerà avere a portata di mano anche lo stato di famiglia in carta libera, rilasciato gratuitamente dal Comune, nonché l’estratto per sunto dell’atto di matrimonio.
Sarà inoltre necessario fornire la documentazione relativa all’immobile stesso: la visura catastale e la planimetria, ottenibili presso l’Agenzia del Territorio, sono fondamentali, insieme al certificato di agibilità e ai precedenti edilizi, entrambi rilasciati dall’ufficio tecnico del Comune. Non devono poi mancare la certificazione degli impianti, che certifica che tutti gli impianti siano a norma (in caso contrario, è necessario indicarlo in modo specifico in tutte le fasi contrattuali), e l’APE, che definisce la classe energetica dell’immobile.
Obbligatori ma solo a determinate condizioni sono l’Autorizzazione paesaggistica e il CDU; solo consigliata è, infine, la meno conosciuta RTI (Relazione Tecnica Integrata), obbligatoria in alcune regioni ma non in Lombardia e utile per una maggior tutela del venditore e per la tranquillità dell’acquirente
Documentazione per la gestione amministrativa
La vendita di un immobile richiede, naturalmente, anche la presentazione di tutti i documenti cruciali per la gestione amministrativa e la registrazione nei registri immobiliari: l’Atto di provenienza, rilasciato dal notaio, attesta la modalità di acquisizione della casa; la visura ipotecaria, ottenibile presso l’Agenzia delle Entrate, che evidenzia eventuali trascrizioni relative all’immobile; i documenti del condominio, tra i quali non devono mancare il verbale dell’ultima assemblea, i bilanci e la suddivisione delle spese, tutti richiedibili all’Amministratore Condominiale, il quale rilascia anche la dichiarazione “liberatoria” per spese o delibere su opere straordinarie.
Infine, ove presente va incluso il contratto d’affitto, insieme alle convenzioni tra Comune e costruttore, se in vigore all’epoca della costruzione dell’immobile.
Data la complessità e il bisogno di assoluta precisione, può essere molto utile rivolgersi a esperti: Bassi Immobiliare mette a disposizione la sua esperienza nel settore immobiliare con servizi dedicati a questi documenti non sempre facili da reperire e che spesso richiedono tempistiche lunghe per il rilascio.