Il 2022 è stato un anno irto di difficoltà per l’economia globale, e per l’Equity Market in particolare. La guerra in Ucraina e la lotta contro l’inflazione hanno creato incertezze e spinto le banche centrali a fare mosse così aggressive come non si vedevano da decenni.
Il Giappone e l’equity
Un po’ per un innato spirito di ottimismo e un po’ a ragion veduta, la speranza di questo 2023 è che ci sia una ripresa robusta, nonostante il rischio recessione sia molto concreto. Tutto ciò avrà un effetto sulla domanda, e inevitabilmente sull’Equity Market.
Ed è qui che emergono interessanti opportunità in Giappone. Il paese del Sol Levante viene infatti considerato dagli analisti la possibile sorpresa del 2023.
La divergenza della Bank of Japan
Nell’ultimo anno il Giappone si è caratterizzato soprattutto per la forte divergenza di politica monetaria tra la sua banca centrale e le altre grandi banche mondiali. La Bank of Japan è infatti l’unica che non ha toccato i tassi di interesse, da anni a questa parte. Men che meno li ha aumentati nel corso dell’ultimo anno.
La forte divergenza rispetto alle politiche restrittive della Federal reserve ha messo in ombra il forte miglioramento che c’è stato nella Corporate governance giapponese.
Le società nipponiche
Negli ultimi tempi società giapponesi hanno riacquistato azioni proprie (buyback) ed hanno restituito capitale ai propri azionisti con un ritmo da record. Cosa molto interessante per l’equity Market.
Al tempo stesso, l’ultima stagione degli utili è stata molto incoraggiante, anche perché le società giapponesi – che sono fortemente orientate all’export – hanno beneficiato della debolezza dello Yen. La valuta del Sol Levante e scivolata sui minimi di 30 anni rispetto al Dollaro, muovendosi sempre sotto l’incrocio delle medie mobili, dando così una spinta forte agli affari internazionali.
Politica e inflazione
A favore dell’Equity del Giappone giocano altri due fattori, messi in evidenza dall’importante fondo americano Elliott. In primo luogo il paese è politicamente uno dei più stabili al mondo. Il partito LDP ha nuovamente vinto le elezioni e quindi ci sarà continuità di governo.
Inoltre il paese ha il tasso di inflazione più basso fra tutte le maggiori economie mondiali, e questo contribuirà a sostenere la crescita economica.
Tutti questi aspetti rendono il Giappone un mercato interessante a livello di fondamentali. Ancora di più se, come sembra probabile, l’economia globale si avvia ad una recessione.