Enel: Claudio Machetti, excursus sulla carriera

Claudio Machetti, in qualità di Direttore della Global Trading Business Line di Enel, si è occupato anche di weather derivates, strumenti dal grande potenziale. Il manager è entrato a far parte del Gruppo dai primi mesi del 2000.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: le principali tappe del percorso professionale

Laureato in Scienze Statistiche presso l’Università di Roma La Sapienza, Claudio Machetti è attualmente alla guida della Global Trading Business Line di Enel, incarico assunto nel 2014. Il manager vanta una lunga esperienza nel Gruppo, col quale comincia a collaborare a partire dal 2000, dopo aver ricoperto mansioni di responsabilità in Banco di Roma e Ferrovie dello Stato. Inizialmente Responsabile dell’Area Finanza di Enel, è stato nominato Direttore Finanziario nel 2005 per poi passare in seguito alla Direzione della funzione Risk Management (2009). Scelto per guidare la neonata Direzione Global Trading, opera al contempo come Amministratore Unico di Global Trading S.p.A. Claudio Machetti ha guidato FondEnel e Fopen, i fondi pensione del Gruppo, oltre a far parte dei Board di Endesa, Terna, Wind e altre consociate.

Claudio Machetti: un approfondimento sui weather derivates

Enel punta sui weather derivates, un importante strumento per le coperture sulle condizioni metereologiche che influenzano la produzione di energia e non solo. Claudio Machetti riveste un ruolo chiave in questo senso all’interno del Gruppo e se ne è occupato in prima persona: “Abbiamo maturato nel tempo expertise notevoli nella gestione di queste esposizioni all’interno di un portafoglio sempre più diversificato e integrato, ma è solo da qualche anno che lo sviluppo dei derivati climatici ci ha permesso di iniziare ad estendere queste pratiche di hedging maturate in ambito commodities per mitigare gli effetti della volatilità degli elementi metereologici sui nostri margini attesi”. Il manager ha specificato che il lavoro è partito dall’analisi degli impatti che la temperatura ha sui consumi dei clienti, per poi procedere con lo studio delle necessità di generazione di energia rinnovabile: questa, per definizione, è infatti molto esposta all’andamento delle variabili climatiche. “Basti pensare a un impianto fotovoltaico, un sole che non irraggia a sufficienza un pannello a causa delle nuvole significa un mancato guadagno per i produttori di energie verdi”. Il target potenziale è comunque amplissimo, come ha spiegato Claudio Machetti: “Pensiamo a rinnovabilisti ma anche a clienti industriali ed esercizi commerciali”.