I furti svolti con astuzia sono aumentati notevolmente negli ultimi anni ed il dispositivo antitaccheggio è divenuto un’arma necessaria, infatti ben il 78% delle differenze dell’inventario derivano dall’opera di taccheggiatori. Per tali motivi i commercianti hanno sempre più apprezzato i nuovi sistemi e tipi di dispositivo antitaccheggio immessi sul mercato.
Nelle attività commerciali sono utilizzate moltissime tecnologie differenti: chi le guardie giurate, specchi appositi messi in modo tale da controllare quasi tutto il negozio e chi le telecamere o altri sitemi. La percentuale di prodotti con protezione furti è salita dal 60% del 2007, al 75% del 2011. Ma quali sono i principali dispositivi antitaccheggio con cui i commercianti possono difendersi? Quale è il miglior dispositivo antitaccheggio?
Vi sono innumerevoli dispositivi antitaccheggio e i più efficaci sono i seguenti:
Dispositivo antitaccheggio 1: Videocamere di vigilanza
Un efficiente sistema di telecamere a circuito chiuso, se ben poste, rappresentano un ottimo dispositivo antitaccheggio, a costi contenuti. Ovviamente, qualche taccheggiate, abbastanza scaltro può, talvolta, eludere l’occhio elettronico. Tuttavia il valore di questo dispositivo antitaccheggio sta nella possibilità di rivedere le registrazioni per identificare i ladri, esaminando in dettaglio il tipo di furti subiti e ideare migliori sistemi per diminuire drasticamente i furti.
Un altro aspetto a favore di tale dispositivo antitaccheggio è il loro potere di dissuasione. Oppure il titolare può predilige più discrezione. La tecnologia ci offre dispositivi sempre più piccoli e discreti: microscopiche ma allo stesso modo videocamere che si possono montare e osservare dall’altra parte degli specchi, all’interno di orologi, se non addirittura nei pannelli del soffitto.
Dispositivo antitaccheggio 2: Espositori antitaccheggio
Bloccare la merce esposta con cavi, fili resistenti che li agganciano agli espositori oppure installarli in vetrine dedicate sono una scelta comunemente usata in caso di merce preziosa oppure nel caso in cui gli espositori siano esterni all’esercizio: bigiotteria, occhiali da sole, piccoli gadget, solari, borse e cinture son gli oggetti più comuni associati a questo tipo di dispositivo antitaccheggio.
Tralasciando il caso a parte delle gioiellerie, una cosa è ovvia: nessun taccheggiatore correrebbe il rischio di farsi prendere trascinando un espositore, dotato di tal dispositivo antitaccheggio, solo per rubare un anello o un portachiavi di poco valore. Né distruggerebbe una vetrinetta, al centro del negozio o nel bel mezzo di un centro commerciale, per accaparrarsi un paio di occhiali. L’utilizzo di un dispositivo antitaccheggio simile da sicuramente molta sicurezza al commerciante, ma c’è il rovescio della medaglia: cavi e vari dispositivi di blocco rendono difficile osservare e indossare capi e articoli a tutti quei clienti che sarebbero veramente intenzionati all’acquisto.
Dispositivo antitaccheggio 3: Apparecchiature di vigilanza elettronica a radiofrequenza.
Tra i dispositivi antitaccheggio, e ritenuti dagli esperti in materia i più efficaci, c’è l’Eas ovvero il dispositivo antitaccheggio elettronico. Come si attivano?
Sono delle etichette (adesive oppure tessute e poi cucite sull’articolo) che contengono un tag Rfid a memoria molto bassa: non avendo un chip, non contengono nessun dato informativo e il segnale che manda serve solo ad accendere i lettori dentro i varchi all’entrata e all’uscita dei negozi che mandano un segnale acustico se il dispositivo antitaccheggio non è stato disattivato.
Visto che nel nostro pianeta sono installati 800mila sistemi Eas si capisce benissimo che fra i sistemi antitaccheggio sia quello che si usa maggiormente.
Dispositivi antitaccheggio elettromagnetico son quei tag presenti in una fascia di ferro che si collegano ai prodotti con una particolare colla. Questo dispositivo antitaccheggio è il più usato in Europa dai commercianti per i propri esercizi. L’etichetta non viene rimossa al momento dell’acquisto, bensì è smagnetizzata con una scansione alla cassa. Il principale vantaggio di questo dispositivo antitaccheggio è d’essere riattivato e riutilizzabile a basso costo. Un punto negativo di questo dispositivo antitaccheggio? Il campo d’azione del rilevamento elettromagnetico è al quanto ridotto: le aperture devono essere poste in maniera che il prodotto rubato sia vicino.
Esistono anche i dispositivi antitaccheggio magnetico e acustico. Dispositivo antitaccheggio simile a quelli elettromagnetici ma con sistema diverso che lavora ad una frequenza con più campo.
In tal caso il trasmettitore manda un segnale, che aziona i dispositivo antitaccheggio tag magnetico acustico sui prodotti in transito nella zona di sorveglianza. L’etichetta emette un singolo segnale di frequenza che è rilevato e analizzato da un ricevitore che fa partire l’allarme nel caso il dispositivo antitaccheggio non sia stato smagnetizzato.
Questo dispositivo antitaccheggio è di materiale magnetico restrittivo, vuol dire che quando esso entra in un campo magnetico, si restringe al livello fisico: indi per cui, se azionato, funziona proprio come un diapason, assorbendo energia e cominciando a suonare.
Dispositivi antitaccheggio assieme ai Rfid la multifunzionalità porta molti più servizi. Sempre più utilizzati anche in Italia, maggiormente nel settore della moda, il dispositivo antitaccheggio costituito da tag Rfid con il chiprap presenta il più evoluto del settore perché adegua l’intera supply chain rendendo standard e velocizzando l’organizzazione, cosicché si abbia un’informazione migliore e trasparente. Il valore aggiunto del dispositivo antitaccheggio Rfid sta nella sua capacità di memoria che permette di collegare i prodotti ai sistemi di gestione.
Vedendo tutte le varie categorie di dispositivi antitaccheggio si capisce che i commercianti possono appoggiarsi a una vasta gamma di dispositivi, grazie ai quali, i furti possono essere ridotti drasticamente. Il mondo dei taccheggiatori ha i giorni contati? Speriamo sia così.