TACCUINO #22
Occorrono un termine, una definizione. Temporaneamente sospendo la mia critica e il limite che sarebbe inopportuno porre, per lasciar accadere un solo istante. Abbisogna, forse si capirà, un nuovo lessema per indicare semplicemente cosa andiamo narrando, cosa indaghiamo della uno cosa e la uno cosa, nella uno cosa. A favore del piacerino di quei tali che s’affastellano articolando per affanno in direzione d’un determinativo, d’una etichetta, dell’ingabbiar, e quando giunti, allor possan sospirar: «Oh! Che godurioso piacerucolo!».
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