Debiti delle grandi aziende tecnologiche, un problema sottovalutato

Da un po’ di tempo a questa parte i mercati azionari globali continuano a brindare costantemente a nuovi massimi storici. Questa euforia contagiosa talvolta fa dimenticare alcuni campanelli d’allarme, uno dei quali riguarda i debiti delle grandi aziende tecnologiche.

Perché si sottovaluta il problema dei debiti

aziendeSono soprattutto le promesse dell’intelligenza artificiale a inebriare gli investitori. In generale i titoli tecnologici trainano tutti i listini globali. Su questa tematica di recente è intervenuto anche il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, avvertendo che bisogna sempre prestare attenzione ai fondamentali azionari per non rischiare brusche cadute. Ma un analogo avvertimento avrebbe dovuto farlo anche riguardo ai debiti delle grandi aziende tecnologiche, sui quali la BCE sembra invece fin troppo indulgente.

Valutazioni troppo elevate

Nel rapporto sulla stabilità finanziaria, la Banca Centrale Europea ha sottolineato che le valutazioni dei titoli tecnologici sono giunte alle stelle mentre la volatilità del mercato è bassa. Gli investitori stanno seguendo la cosiddetta FOMO (Fear of missing out), ossia la paura di perdere l’occasione di salire su un treno in corsa. Così le scommesse sulle magnifiche sette e sull’intelligenza artificiale continuano ad essere abbondanti. Tuttavia ci sono degli aspetti che dovrebbero tenere sull’allerta.

I rischi sottolineati dalla BCE

Alcuni di questi aspetti sono stati evidenziati dalla stessa BCE. Se la crescita globale sarà più lenta del previsto, il rischio di una correzione di mercato sarà molto alta. Inoltre l’intelligenza artificiale non è detto che produrrà subito i profitti mostruosi che si attendono gli investitori.

La sottovalutazione del problema dei debiti

Tuttavia assieme agli avvertimenti, il vicepresidente della BCE sottolinea un aspetto che francamente ci convince poco, ossia i livelli di indebitamento bassi dei titoli tecnologici. Il problema è che si fa di tutta l’erba un fascio, si generalizza troppo. È vero che complessivamente l’indebitamento è contenuto, ma ci sono alcune grandi aziende che hanno dei livelli di debiti enormi.

Ad esempio Oracle, una delle aziende più famose nel mondo, per ogni euro di capitale proprio a oltre 4 euro di debiti. Si tratta di una struttura finanziaria molto rischiosa. Un altro Colosso come Alphabet invece si trova in una situazione completamente diversa visto che abbonda di liquidità. Metterli sullo stesso piano è un errore, la leva finanziaria è un amplificatore importante non solo nelle fasi in salita ma anche in quelle in discesa.