Datopotamab Deruxtecan: primi risultati presentati all’ESMOBreast21

Daiichi Sankyo e AstraZeneca hanno presentato i dati sull’anticorpo monoclonale coniugato, datopotamab deruxtecan (Dato-DXd), nelle pazienti con Carcinoma Mammario Triplo Negativo Metastatico

Tokyo, Monaco, Basking Ridge, 8 maggio 2021 – I primi risultati su datopotamab deruxtecan (Dato-DXd), l’anticorpo monoclonale coniugato (ADC, Antibody Drug Conjugate) DXd anti-TROP2 di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, hanno mostrato una risposta preliminare e un controllo della malattia in pazienti con carcinoma mammario triplo negativo (TNBC, Triple Negative Breast Cancer) metastatico in progressione dopo il trattamento standard.

Questi dati preliminari della coorte TNBC dello studio di fase 1 TROPION-PanTumor01 (Abstract # LBA4), sono stati presentati al Congresso virtuale sul tumore al seno della Società Europea Di Oncologia Medica (ESMO) 2021 (#ESMOBreast21).

Il carcinoma mammario triplo negativo rappresenta circa il 10-15% dei casi di cancro al seno ed è associato a una maggior rischio di recidiva della malattia e a una prognosi peggiore rispetto ad altri sottotipi di carcinoma mammario. [i],[ii],[iii] Si stima che solo il 12,2% dei pazienti con TNBC metastatico sopravviva a cinque anni dalla diagnosi, e la sopravvivenza globale mediana è generalmente inferiore a 2 anni.2,3

Il tasso di risposta obiettiva (ORR), valutata tramite revisione centrale indipendente in cieco, è stata del 43% in 21 pazienti valutabili trattate con datopotamab deruxtecan [6 mg/kg (n=19) o 8 mg /kg (n=2)]. Sono state osservate cinque risposte complete o parziali (CR/PR) confermate, con quattro ulteriori CR/PR in attesa di conferma al momento del cut-off dei dati dell’8 gennaio 2021. È stato osservato un tasso di controllo della malattia del 95%.

“Attualmente sono limitate le  opzioni di trattamento per le pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico precedentemente trattato, storicamente un sottotipo di cancro al seno molto difficile da trattare –  ha spiegato Aditya Bardia, MD, MPH, Direttore del Breast Cancer Research Mass General Cancer Center della Harvard Medical School – Questi risultati preliminari su sicurezza ed efficacia di datopotamab deruxtecan nel carcinoma mammario triplo negativo sono incoraggianti e spingono ad ulteriori sviluppi per le pazienti affette da cancro al seno.”

Nello studio TROPION-PanTumor01, il profilo di sicurezza di datopotamab deruxtecan osservato nella coorte con carcinoma mammario triplo negativo è in linea con quanto riscontrato in quella con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Nessun paziente ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi; tuttavia, le riduzioni del dosaggio dovute agli eventi avversi si sono verificate in sei pazienti (25%) ed erano più comunemente dovute a stomatite (13%) e infiammazione della mucosa (8%). Eventi avversi di grado III o superiore emersi durante il trattamento, indipendentemente dalla causalità, si sono verificati nel 33% delle pazienti, e includevano stomatite (13%), astenia (4%) e anemia (4%), mentre non si sono verificati diarrea o neutropenia di grado III o superiori. Gli eventi avversi più comuni emersi durante il trattamento in ≥25% delle pazienti erano stomatite, nausea, affaticamento, vomito e alopecia. Non sono stati osservati casi di malattia polmonare interstiziale (ILD) valutati come correlati al farmaco.

“Questi risultati preliminari forniscono la prova che una terapia target anti-TROP2 con datopotamab deruxtecan può essere una strategia di trattamento efficace per le pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico precedentemente trattato – ha dichiarato Gilles Gallant, BPharm, PhD, FOPQ, Vicepresidente Senior, a capo del dipartimento globale di Ricerca e sviluppo oncologico di Daiichi Sankyo. – Siamo incoraggiati dalle risposte precoci del tumore e dal controllo della malattia osservati in queste pazienti e continueremo a esplorare il potenziale di datopotamab deruxtecan in diversi tipi di cancro al seno, compreso il carcinoma mammario triplo negativo”.

“Il carcinoma mammario triplo negativo è noto per essere particolarmente aggressivo e in rapida crescita, e dopo il trattamento il rischio di recidiva è più veloce e maggiore rispetto a qualsiasi altro sottotipo di cancro al seno – ha concluso Cristian Massacesi, Vicepresidente senior, Responsabile Ricerca e sviluppo oncologico per lo sviluppo avanzato di AstraZeneca. – I risultati preliminari in questa coorte di pazienti pretrattate sono incoraggianti per questo ADC ad alto potenziale”.

Le pazienti arruolate erano state già trattate con una mediana di quattro precedenti linee di terapia (range, 1-9, comprese le precedenti linee di terapia nel setting [neo] adiuvante o metastatico) con la maggioranza (88%) che aveva ricevuto più di due precedenti linee di trattamento, compreso un taxano (83%), chemioterapia a base di platino (50%), immunoterapia (33%), sacituzumab govitecan (8%) e un inibitore di PARP (4%). Al cut-off dei dati dell’8 gennaio 2021, il 75% delle pazienti risultava in trattamento con datopotamab deruxtecan.

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TROPION-PanTumor01

TROPION-PanTumor01 è il primo studio sull’uomo di fase 1 multicentrico, in aperto, in due parti, disegnato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia preliminare di datopotamab deruxtecan in pazienti con tumori solidi avanzati refrattari o recidivanti al trattamento standard o per i quali non è disponibile alcun trattamento standard, inclusi il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), il carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) e il carcinoma mammario ormono-positivo (HR+).

La parte dello studio di aumento della dose ha valutato la sicurezza e la tollerabilità di dosi crescenti di datopotamab deruxtecan per determinare la dose massima tollerata e /o la dose raccomandata per l’espansione a pazienti affetti da NSCLC avanzato non resecabile. La parte dello studio relativa all’espansione della dose ha valutato ulteriormente la sicurezza e la tollerabilità di datopotamab deruxtecan a dosaggi selezionati (4 mg/kg, 6 mg/kg e 8 mg/kg) in pazienti con NSCLC. Sulla base dell’efficacia e della sicurezza preliminari, la dose di 6 mg/kg è stata identificata come dose raccomandata per la coorte NSCLC.

La coorte TNBC è stata aggiunta nel luglio 2020 e sta attualmente valutando pazienti con TNBC metastatico che ricevono datopotamab deruxtecan (6 mg/kg) dopo recidiva o progressione della malattia con il trattamento standard. La coorte HR positiva / HER2 negativa è stata aggiunta nel marzo 2021 e sta attualmente valutando pazienti con carcinoma mammario metastatico HR positivo / HER2 negativo che ricevono datopotamab deruxtecan (6 mg/kg) dopo recidiva o progressione della malattia con il trattamento standard.

Gli endpoint di sicurezza includono tossicità dose-limitanti ed eventi avversi seri. Gli endpoint di efficacia includono ORR, DCR, durata della risposta, tempo alla risposta, sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale. Sono in fase di valutazione anche gli endpoint di farmacocinetica, di biomarcatori e immunogenicità.

Il TROP2 nel carcinoma mammario triplo negativo

Il TROP2 (antigene 2 della superficie cellulare dei trofoblasti) è una glicoproteina transmembrana che è iper-espressa in diversi tipi di tumori solidi, incluso il carcinoma mammario. [iv] la ricerca ha mostrato come l’iper-espressione di TROP2 sia associata alla crescita e proliferazione delle cellule tumorali e ad una scarsa sopravvivenza dei pazienti.[v],[vi] Sebbene il TROP2 sia espresso in tutti i sottotipi di carcinomi mammari, è iper-espresso in circa l’80% delle pazienti affette da carcinoma mammario triplo negativo, e ciò rende questo antigene un target molecolare promettente per lo sviluppo terapeutico. 5

Circa il 10-15% dei carcinomi mammari è considerato Triplo Negativo poiché i test risultano negativi per i recettori ormonali (HR) degli estrogeni e progesterone e per il recettore 2 del fattore umano di crescita epiteliale (HER2).1,2,[vii]

Si stima che solo nel 2018, siano stati 260.000 i nuovi casi di carcinoma mammario triplo negativo (TNBC), con una maggiore incidenza nelle donne più giovani e nelle donne nere. 1,2,[viii]

Rispetto alle pazienti affette da altri sottotipi di carcinoma mammario, la prognosi per le pazienti con TNBC metastatico è generalmente peggiore, e hanno più probabilità di andare incontro a una recidiva a seguito della iniziale chemioterapia.1,3

La sopravvivenza a 5 anni con il TNBC metastatico è stimata al 12,2% e la sopravvivenza globale mediana è generalmente inferiore a 2 anni. 2,3

Datopotamab Deruxtecan (Dato-DXd)

Datopotamab Deruxtecan (Dato-DXd) è un anticorpo monoclonale coniugato (ADC) anti-TROP2. Realizzato con l’impiego della tecnologia DXd brevettata da Daiichi Sankyo, datopotamab deruxtecan è uno dei tre principali ADC della pipeline oncologica di Daiichi Sankyo e uno dei programmi più avanzati della piattaforma scientifica degli ADC di AstraZeneca.

E’ attualmente in corso, a livello globale, un ampio programma di sviluppo chiamato TROPION, con trial che valutano l’efficacia e la sicurezza di datopotamab deruxtecan nel trattamento di diversi tumori, inclusi il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), il carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) e il carcinoma mammario HR positivo. Sono inoltre in corso ulteriori studi in combinazione con altri trattamenti oncologici come l’immunoterapia.

La collaborazione tra Daiichi Sankyo e AstraZeneca

Daiichi Sankyo e AstraZeneca hanno finalizzato una collaborazione a livello globale al fine di sviluppare e commercializzare congiuntamente datopotamab deruxtecan (un ADC anti-TROP2) a luglio 2020. L’accordo riguarda tutto il mondo, eccetto il Giappone, dove Daiichi Sankyo manterrà i diritti esclusivi. Daiichi Sankyo sarà unica responsabile per la produzione e la fornitura di trastuzumab deruxtecan e datopotamab deruxtecan.

Daiichi Sankyo Enterprise

La mission di Daiichi Sankyo Global in ambito oncologico, è far leva su una ricerca scientifica innovativa spingendosi oltre il pensiero scientifico tradizionale, al fine di sviluppare trattamenti significativi per i pazienti affetti da cancro. L’azienda è impegnata a trasformare la scienza in valore per i pazienti, e questo impegno permea ogni sua scelta. Ancorata alla sua nuova tecnologia DXd dei farmaci anticorpo-coniugati (ADC), la ricerca di Daiichi Sankyo include laboratori di bio/immuno-oncologia in Giappone e Plexxikon Inc., il suo centro di R&S sulla struttura delle “small molecules” a Berkeley (California).Per maggiori informazioni, consultare http://www.DSCancerEnterprise.com

 

FONTE:

Contatti

Daiichi Sankyo                                                                                                                                       

Elisa Porchetti

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Daiichi Sankyo

Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di “contribuire all’arricchimento della qualità della vita in tutto il mondo”, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Oltre a mantenere il suo attuale portafoglio di farmaci per il trattamento del tumore e delle malattie cardiovascolari, Daiichi Sankyo si dedica principalmente allo sviluppo di nuove terapie per le persone affette da cancro o da altre malattie con elevati bisogni medici non ancora soddisfatti. Con oltre 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 16.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione per realizzare la Vision del Gruppo al 2030 di diventare una “Global Healthcare Company Innovativa che contribuisce allo Sviluppo Sostenibile della Società”.

Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it

References

[i] American Cancer Society. Triple-negative breast cancer. Accessed April 19, 2021.

[ii] Sharma P. Oncologist. 2016;21:1050-1062.

[iii] National Cancer Institute. SEER cancer stat facts: female breast cancer subtypes. Accessed April 19, 2021.

[iv] Vidula N, et al. J Clin Oncol. 2017: 35;1075.

[v] Zaman S, et al. Onco Targets Ther. 2019;12:1781-1790.

[vi] Goldenberg D, et al. Oncotarget. 2018;9(48): 28989-29006.

[vii] Bianchini G, et al. Nat Rev Clin Oncol. 2016;13:674-690.

[viii] Bray F, et al. CA Cancer J Clin. 2018;68:394-424.