Negli ultimi mesi si è parlato tanto dei costi dell’energia. Ma si è anche parlato di altri tipi di costi, afferenti alla tematica ambientale.
Ormai trovare una soluzione al problema dell’inquinamento non è più un fatto rinviabile.
In tale ottica una delle possibili soluzioni è l’idrogeno verde.
Idrogeno verde, costi e opportunità
L’interesse nei confronti di questo gas, come alternativa pulita ai combustibili fossili tradizionali, è presente da decenni nei dibattiti. Ma finora i suoi costi erano così elevati da renderla una alternativa non percorribile su larga scala.
Ma grazie ai progressi della tecnologia, lo scenario è cambiato e l’interesse verso l’idrogeno come fonte di energia pulita è cresciuto in modo smisurato negli ultimi mesi. Lo dimostra il fatto che durante questo lasso di tempo, le ricerche sul tema hanno superato in modo netto quelle rispetto ad altri temi “caldi”, come il 5G, la Blockchain e l’IA.
Solo tra il dicembre 2020 e l’agosto 2021, il numero di progetti di idrogeno verde è più che triplicato.
Cosa serve per la produzione su vasta scala
Quello a cui si fa riferimento è uno dei tre “tipi” di idrogeno ricavabili dall’uomo. Non il “grigio” che si ottiene a partire da combustibili fossili, e neppure il “blu”. Solo l’idrogeno verde è quello che ci interessa. Viene prodotto mediante l’elettrolisi dell’acqua, scissa in idrogeno e ossigeno.
Affinché quest’ultimo possa diventare una soluzione percorribile, è necessario che cresca la domanda e parallelamente di riducano i costi associati.
Lo scenario ideale
La maggiore sensibilità verso il tema ambientale ha creato uno scenario quanto mai propizio, accelerato dalla pandemia di Covid-19 che ha ulteriormente risvegliato le coscienze. Come un cuneo che ha consentito di smuovere qualcosa. Senza contare poi che i prezzi elevati del carbonio in tutto il mondo spingono verso nuove soluzioni.
La questione dei costi
Un altro catalizzatore importante però è il calo dei costi di estrazione dell’idrogeno verde.
Nell’ultimo decennio il prezzo è sceso di circa il 70%, di pari passo con il calo dei costi degli elettrolizzatori, che sono scesi di circa il 60%.
È ragionevole aspettarsi un proseguimento di questo trend al ribasso, che rafforzerà l’attrattiva dell’idrogeno verde e potrebbe far raggiungere il punto di breakout prima di quanto ci si aspetti.
Se questo si verificherà, le energie rinnovabili derivanti da idrogeno verde potrebbero fornirci grande energia a zero emissioni. La decarbonizzazione dei settori economici in cui è più arduo abbattere le emissioni, potrebbe almeno in parte finalmente avere luogo.