Commercio, siamo nel pieno della guerra degli USA contro il WTO

La speranza dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) di arrivare ad un sistema di regole comuni e condivise ha ricevuto un duro colpo dagli Stati Uniti.
A inizio dicembre infatti gli USA hanno praticamente ignorato le decisioni del WTO, che aveva chiesto di rimuovere le sanzioni le restrizioni introdotte illegalmente anni fa sotto l’amministrazione Trump.

La mossa di Trump sul commercio

commercioL’ex presidente infatti introdusse dei dazi all’inizio del 2018, che colpivano le importazione di acciaio e di alluminio. Più precisamente dal 23 marzo 2018, gli USA applicano dazi doganali aggiuntivi del 25% sulle importazioni di alcuni prodotti di acciaio e del 10% sulle importazioni di alcuni prodotti di alluminio.

Quella mossa finì per spingere verso l’alto il prezzo dei due metalli, far saltare le strategie trading giornaliero a Wall Street, mandandola in picchiata. Poche oro dopo, peraltro, la Cina rispose mettendo nel mirino 128 prodotti americani per un totale di 3 miliardi di dollari.

Da Trump a Biden nulla cambia

A quel tempo gli oppositori di Trump gli diedero contro. Ma poi neppure l’amministrazione Biden non ha cambiato la rotta, e ha perpetuato le politiche di Trump. Soprattutto ha confermato l’insofferenza verso le regole del WTO e la “tutela” che l’organizzazione offrirebbe alla Cina. Per questo continuano a ostacolare il meccanismo delle controversie della Omc, impedendo la nomina dei membri del suo Organo di Appello, e quindi rendendolo non più funzionante dal 2019.

Le accuse

Secondo gli Stati Uniti, l’organizzazione Mondiale del Commercio non è in grado di limitare l’immissione sul mercato globale di prodotti venduti sottocosto, soprattutto quelli cinesi.
Dietro però questa apparente motivazione economica di proteggere le proprie industrie dalla concorrenza straniera, si celano soprattutto motivazioni politiche. Certe industrie sono infatti concentrate in alcuni stati di grande peso elettorale (Pennsylvania, Michigan e Wisconsin). Alle quali nessuno vuole fare un torto.

La posizione della UE

In questa battaglia tra Stati Uniti e Cina, l’Europa però non è rimasta a guardare. La UE infatti sta preparando misure per farsi giustizia da sola negli scontri attuali e futuri.
In questo scenario da tutti contro tutti, dove l’oscillatore stocastico dei rischi globali è impazzito, la legittimità dell’OMC è praticamente sotto assedio, a tutto rischio del commercio internazionale.