Biden e i finanziamenti militari, i dubbi dei conservatori

Ormai possono esprimersi liberamente coloro che negli Stati Uniti criticano fortemente la politica in Biden verso Kiev. Se ancora qualche mese li avrebbero chiamati filo-putiniani, ora non temono più questa falsa etichetta. Infatti non è più tempo di accuse ideologiche o di polemiche giornalistiche, perché in ballo c’è la tenuta delle finanze statali.

L’analisi di Berman

Ilan Berman, il vicepresidente dell’American Foreign Policy Council, critica nei dettagli il governo americano. Secondo lui l’amministrazione Biden in Ucraina ha totalmente sbagliato i conti. Li ha sbagliati su Zelensky e li ha sbagliati sulla Russia. Da un lato, il presidente ha sempre detto che gli USA avrebbero sostenuto Kiev incondizionatamente e per tutto il tempo che serve. Dall’altro, le decisioni che ha concretamente  preso hanno allungato i tempi del conflitto oltre ogni iniziale previsione. Senza dimenticare, poi, le decine di miliardi di dollari spesi invano. Oggi al fronte c’è stallo, anzi la Russia ha un vantaggio numerico che getta un’ombra sul futuro del conflitto. L’analisi di Berman riassume ed espone i dubbi che in questi mesi i conservatori americani hanno maturato. C’è inoltre il timore che armando Kiev con sistemi troppo potenti, gli ucraini potrebbero scatenare un attacco così forte da ribaltare i ruoli sul campo. Ma in questo modo si rischia di allargare troppo il conflitto.

Washington chiede altri soldi

I vertici di Washington chiedono però nuovi sforzi ai contribuenti americani. Alla Commissione del Senato per i finanziamenti il segretario di Stato Blinken e il segretario alla Difesa Austin hanno chiesto di destinare più di 60 miliardi all’Ucraina. Hanno spiegato che questa ennesima tranche è indispensabile sia a livello pratico che simbolico. Ma ecco che Berman chiede: l’amministrazione Biden vuole davvero la vittoria di Kiev? E che vittoria immagina? La linea seguita non è affatto chiara, anzi finora è stata pericolosamente ambigua. Troppo denaro speso male o speso non si sa come. Forniture militari troppo lente per ottenere risultati significativi. Una forte reazione militare ed economica della Russia che ha spiazzato gli strateghi occidentali. Fonte: https://strumentipolitici.it/la-politica-di-biden-su-ucraina-fragile/