Antonio Cospito: Come Vivere con una Disabilità

Il dehoniano orante – Antonio Cospito, Invalido Civile dal 2014, descrive come vivere la propria disabilità e rinascere a vita nuova con la preghiera.

Vivere con una disabilità, sia essa nuova o cronica, può sembrare terribilmente difficile. La società è strutturata in modo da rivolgersi principalmente verso le persone non disabili, anche se il 20% delle persone in tutto il mondo ne soffre in qualche modo. Indipendentemente dalla tua posizione o stile di vita, ci sono dei cambiamenti che puoi fare per vivere la tua condizione in modo più semplice e felice. Attuando degli adattamenti sia emotivi che fisici, sarai in grado di impostare una vita felice e confortevole, anche con una disabilità.

Accetta la tua situazione. Forse l’aspetto più difficile di adattarti emotivamente a una disabilità è di accettare la prognosi. Anche se è sempre auspicabile sperare e lavorare per il recupero, se vivi male la condizione e osservi il tuo stato attuale con disprezzo, finirai per diventare depresso e non otterrai alcun miglioramento. Devi accettare la tua condizione attuale, così come il tuo possibile futuro. In questo modo potrai concentrare i tuoi sforzi su come migliorare il tenore di vita, piuttosto che su quanto sei sconvolto per il modo in cui stanno andando le cose.

-Non confondere l’accettazione con la pigrizia. Accettare significa semplicemente che devi comprendere appieno che la tua situazione è quella che è; hai però ancora la possibilità di impegnarti per migliorare.

-Negare o ignorare la gravità del tuo problema può renderti molto più difficile svolgere le regolari attività emotive e fisiche.

Non concentrarti sul tuo passato. Se soffri da poco tempo di questa condizione, a seguito di un incidente o di una malattia progressiva, probabilmente non riesci a non confrontare il tuo stato attuale con il modo di vivere precedente. Lasciare andare il tuo passato va di pari passo con l’accettare la tua nuova situazione. Non devi necessariamente dimenticare il modo in cui vivevi prima, ma non devi guardare al tuo passato con disperazione. Goditi i bei ricordi delle cose vissute (prima di avere subito la disabilità), ma non permettere loro che ti tengano legato a ciò che non esiste più. Mantieni un atteggiamento sempre positivo con lo sguardo al futuro e cerca di migliorare la tua situazione attuale.

-Puoi ancora dedicare del tempo ai ricordi, ma non lasciare che ti deprimano.

-Se ti accorgi che passi tutto il tuo tempo a pensare alla tua vita precedente, dovresti cercare di svolgere altre attività che ti costringono a pianificare il futuro.

Fai tutto il possibile per restare positivo. Le persone ottimiste anche quando soffrono di una circostanza preoccupante tendono a essere più felici e più sane rispetto a quelle che sono ciniche in merito alla propria vita. Puoi fare una grande differenza nel tuo stato mentale e fisico, puntando a rimanere positivo anche quando stai attraversando un momento così difficile. Anche se può sembrare banale ripeterlo, guarda sempre il lato positivo. Non puoi dipendere dagli stimoli esterni e dalle esperienze per essere felice; devi assumerti le tue responsabilità per trovare la felicità, altrimenti non la troverai mai.

-Cerca di trovare il lato buono in ogni situazione, anche se si tratta di una piccola cosa. Ad esempio, se un vecchio amico smette di frequentarti, questo ti permette di capire chi sono i tuoi veri amici e chi, in realtà, non è mai stato sincero.

-Ogni volta che hai voglia di fare un commento negativo, prendine consapevolezza e fermati. Alcune persone usano il ‘trucco dell’elastico di gomma’, ossia tengono un elastico attorno al polso che fanno scattare ogni volta che hanno un pensiero negativo, per condizionare se stesse a essere più positive.

Non isolarti. Potresti essere tentato di voler evitare le persone e le situazioni sociali quando sei depresso, ma così facendo ti sentirai solo peggio. Non usare la tua disabilità come un alibi per allontanarti da amici, familiari e dalle attività che ami. Dovresti piuttosto fare il contrario. Approfitta di ogni occasione che ti viene data per uscire e sperimentare cose nuove ed eccitanti. Esci con gli amici, vai a degli incontri sociali, fai visita alla famiglia, prova nuovi hobby. Sarai molto più felice se farai cose divertenti con le persone che ami.

-Trascorrere del tempo da soli è diverso dall’isolarsi. È giusto abituarti a stare del tempo per conto tuo, ma non devi trascorrere tutta la tua giornata sempre in solitudine.

-Organizzati per avere un appuntamento settimanale con un amico o un familiare. In questo modo, anche se sei molto occupato, avrai sempre un motivo per uscire e vedere qualcuno con cui sei a tuo agio.

Concentrati sui tuoi punti di forza. Una disabilità potrebbe portarti a vedere più facilmente tutti i tuoi difetti e imperfezioni trascurando così le tue capacità e abilità. Invece di pensare alle cose che non puoi più fare, focalizzati sulle cose che riesci ancora a fare bene. Sviluppa e coltiva questi punti di forza, quando puoi. Se non riesci a scrivere bene perché la tua mano trema troppo, prova a dipingere degli acquerelli. Ci sono sempre delle cose che puoi ancora fare e dovresti concentrarti su quelle per farle bene.

-Quando parli della tua disabilità, non pensare all’elenco delle cose che non sei più in grado di realizzare. Parla sempre prima delle tue capacità.

-Prendi in considerazione di partecipare a delle lezioni e corsi che possono aiutarti a sviluppare i tuoi talenti e conoscenze.

Valuta di recarti da uno psicologo. Anche se il pensiero di raccontare a un estraneo i tuoi problemi potrebbe inizialmente farti rabbrividire, non c’è persona migliore di un professionista della mente per aiutarti durante la fase di transizione. Gli psicologi sono degli specialisti per aiutare le persone ad affrontare un trauma emotivo e mentale come quello che si può vivere con una nuova disabilità, e sono in grado di fornirti le risorse e i servizi necessari per superare il tuo. Cerca uno psicologo nella tua zona che sia esperto di casi come il tuo e fissa un appuntamento. Se non altro, vedere regolarmente un consulente è un buon modo per affrontare i problemi che non sono sempre correlati al tu handicap.

-Se sei affetto da una malattia emozionale o mentale correlata alla tua disabilità, uno psicologo sarà in grado di offrirti la terapia e i farmaci adatti.

-Sii sempre sincero e aperto nel discutere i tuoi problemi con lo psicologo. Più sarai onesto e più aiuto potrai ottenere.

Frequenta degli incontri di terapia di gruppo. La terapia di gruppo (come quella per gli Alcolisti Anonimi) per le persone che hanno limiti fisici è un ottimo modo per superare non solo le lotte emozionali, ma anche per incontrare altre persone che convivono con gli stessi tipi di problemi. Potresti pensare che si tratti di una perdita di tempo, ma negli anni si è riscontrato che le persone che frequentano la terapia di gruppo risultano regolarmente più felici ed emotivamente più adattati alle loro condizioni. Cerca un gruppo di questo tipo nella tua zona, e verifica se ci sono sezioni specifiche che trattano il tuo problema.

-Se ti stai recando da uno psicologo, probabilmente lui stesso ti consiglierà di partecipare a qualche gruppo di questo tipo.

Non sentirti a disagio nel chiedere aiuto. Uno dei maggiori ostacoli da superare quando affronti per la prima volta una disabilità è proprio chiedere aiuto, quando serve. Anche se può essere frustrante e imbarazzante, spesso è necessario rivolgersi agli altri. Sappi quando è opportuno fare qualcosa da solo, ma non andare oltre i tuoi limiti. Esagerare potrebbe effettivamente essere pericoloso e causarti danni fisici. Impara che non devi vergognarti di chiedere aiuto e ottenerlo non significa che non riesci o sei incapace di compiere ciò che desideri fare.

-Se necessario, assicurati che ci siano delle persone (o un infermiere) nelle vicinanze in ogni momento per intervenire e aiutarti.

-Valuta di procurarti un cane per assisterti, nel caso sia possibile.

Informati per dei programmi di assistenza statali. Non è facile gestire una disabilità, ma non devi lottare senza un sostegno. Se il tuo handicap è invalidante nella tua vita quotidiana, ci sono programmi statali e grandi organizzazioni di beneficenza che sono disponibili per offrirti un aiuto. Contatta un assistente sociale della tua città per scoprire quali iniziative ci sono e come puoi beneficiarne.

-Tieni presente che molti programmi richiedono parecchie visite mediche per accertare la tua disabilità, quindi non devi sentirti offeso se ti viene richiesta una verifica da parte di un nuovo medico.

-Cerca qualche ente di beneficenza nella tua zona che potrebbe essere in grado di dare un sostegno attivo per il tuo problema specifico.

Considera l’idea di prendere un cane. Questi cani sono incredibilmente utili per due ragioni distinte: possono essere in grado di aiutarti a svolgere attività che il tuo handicap non ti permette di eseguire, e inoltre si rivelano fantastici per la pet-therapy (zooterapia), riducendo il rischio di depressione e solitudine. Se la tua disabilità ti impedisce di svolgere con successo le attività quotidiane, dovresti cercare di procurarti un cane da assistenza qualificato, che ti permetta di ottenere aiuto quando ne hai bisogno, senza dovere dipendere da altre persone.

-Informati nella tua realtà se è previsto un programma statale o un’organizzazione caritatevole che possa aiutarti nel trovare un cane da assistenza.

-Alcuni di questi programmi hanno lunghe liste d’attesa, quindi sii consapevole che potresti anche non ottenerlo nell’immediato.

Mantieni i tuoi hobby e interessi per quanto possibile. Se smetti di coltivarli, ti sentirai solo peggio. Quando puoi, fai del tuo meglio per mantenere le attività che preferisci. Se le cose che amavi fare prima ora ti risultano difficili, cerca dei nuovi modi per svolgerle. Ad esempio, se ti piaceva leggere, ma ora non ci riesci più, valuta di ascoltare gli audiolibri; se ti trovi su una sedia a rotelle e ami lo sport, cerca delle squadre nella tua zona che svolgono attività per disabili come te (ce ne sono sicuramente).

-Non escludere neppure di coltivare dei nuovi hobby.

-Partecipare a dei corsi e lezioni è un buon modo per mantenerti attivo socialmente e fare qualcosa che ti piace.

Continua a curare la tua salute generale. Una buona dieta e un regolare esercizio fisico sono importanti per tutti, ma possono essere particolarmente utili in una vita con una disabilità. Assicurati di mangiare pasti regolari che prevedano molta frutta e verdura. Prova a fare attività fisica ogni giorno, in base al tuo livello di capacità. Assicurati di curare l’alimentazione e l’allenamento fisico anche per ridurre il rischio di depressione e solitudine, in quanto entrambi aumentano i livelli di dopamina e serotonina (ormoni della felicità) nel cervello.

-Se necessario, prova a fare terapia fisica come esercizio quotidiano.

-Consultati sempre con il tuo medico prima di cambiare in modo significativo la tua dieta.

-L’esercizio fisico regolare ti aiuterà a costruire e mantenere i muscoli che possono aiutarti a superare un handicap fisico

Cerca un lavoro che possa tenere conto delle tue attuali capacità. Potrebbe succedere che, a seguito della tua disabilità, tu non riesca a conservare il posto di lavoro o non sia più in grado di svolgere le mansioni che hai sempre fatto. Per continuare a essere economicamente indipendente e per mantenerti occupato, dovresti cercare un nuovo lavoro che riesci a svolgere, a prescindere dai tuoi limiti fisici. Fai un elenco delle cose in cui sei bravo e le possibili occupazioni che si riferiscono a quelle competenze. Cerca questi tipi di posti di lavoro nella tua zona, e vedi se riesci a ottenere un impiego. Ricordati, è illegale che il tuo datore di lavoro ti discrimini per la tua disabilità, se le tue competenze coincidono con quelle necessarie all’ottenimento dell’impiego e se l’handicap non pregiudica lo svolgimento delle mansioni. Quindi, finché sei in grado di svolgere il lavoro, la tua condizione non dovrebbe impedirti di essere assunto.

-Sappi che in base alla percentuale di disabilità che ti viene riconosciuta, potresti godere di corsie preferenziali nell’ottenimento di un posto di lavoro.

-Valuta di prestare servizio come volontario se per te il denaro non è un problema.

Consigli pratici:

-Fai del tuo meglio per vivere “normalmente”, non trattare la tua disabilità come un aspetto della tua personalità.

-Consultati sempre con un medico o uno psicologo prima di apportare significativi cambiamenti nella tua vita.

Conclusioni:
Nonostante le nostre pene, le nostre preoccupazioni, le nostre stanchezze, abbiamo fiducia in Dio che non ci abbandonerà mai. Restiamo nella pace, perché il Battesimo ci ha immersi nell’amore eterno di Dio, manifestato in Cristo.

Bibliografia – Antonio Cospito:

-La Storia di un Disabile
(gennaio 2016)

-Come Rinascere a vita nuova con la preghiera
(dicembre 2015)

-La Santa Messa (Concilio Vaticano II)
(novembre 2015)

-La Parola di Dio (Dei Verbum)
(novembre 2015)

-Musica e Canto nella Liturgia
(novembre 2015)

Discografia – Antonio Cospito:

-Gesù T’Adoriam (GMG 2016)
(gennaio 2016)

– Papa Francesco
  La Prima Canzone dedicata al Santo Padre
(marzo 2013)
——————————-

Dehoniano Orante – Antonio Cospito
Sito Web: http://www.antoniocospito.eu