Accolto Ricorso Carta del Docente: Vittoria per gli Avvocati di Giustizia Scuola

Accolto presso il Tribunale di Milano il ricorso per il riconoscimento della Carta del Docente

Il Tribunale di Milano nella funzione del Giudice del Lavoro, attraverso sentenza favorevole del 6 giugno 2023, ha accolto il ricorso dei docenti con contratto a tempo determinato, rappresentati dallo studio legale di Giustizia Scuola, i quali richiedevano l’ottenimento della cosiddetta Carta del Docente; un bonus di € 500 erogato annualmente ai docenti di ruolo per l’acquisto di materiale utile allo svolgimento della professione dell’insegnamento.

Tale pronuncia si allinea ad altri numerosi successi ottenuti dagli avvocati di Giustizia Scuola che si battono per ottenere il riconoscimento del bonus anche per i docenti precari che svolgono supplenze brevi o annuali. Lo studio legale agisce sulla scorta del principio sancito dalla Corte di Giustizia Europea che, con l’ordinanza del 18 Maggio 2022, sancisce il principio di non discriminazione.

Anche il Consiglio di Stato con sentenza n. 1842/2022 del 16.03.2022 ha stabilito che il sistema scolastico debba agire in modo che sia tutto il personale docente – e non certo esclusivamente quello di ruolo – a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione. Ciò allo scopo di garantire la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti corrispondente al canone di buona amministrazione.

Sono le suddette motivazioni ad aver fatto sì che il Tribunale di Milano pronunciasse sentenza di accoglimento, riconoscendo alla docente precaria di poter usufruire del suddetto bonus per ben tre annualità di servizio, per un totale erogato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito di ben 1.500,00 euro.

Che cos’è la “Carta del Docente” e a quanto ammonta il Bonus?

La Carta del docente è un beneficio economico dal valore nominale di Euro 500,00 annui che l’amministrazione scolastica corrisponde a tutti i docenti di ruolo per l’acquisto di beni e servizi necessari per la formazione e l’aggiornamento professionale. Tuttavia questo beneficio non viene riconosciuto, ingiustamente, ai docenti senza contratto a tempo indeterminato, quindi personale non di ruolo.

Cos’è possibile acquistare?

La Carta elettronica del Docente può essere utilizzata per l’acquisto dei beni e servizi indicati nell’art. 1 comma 121 della L. 107 del 2015 (Cd. Legge Renzi). In particolare: per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale; per l’acquisto di pubblicazioni e di riviste, comunque utili all’aggiornamento professionale. Per l’acquisto di hardware e software (Computer, Tablet, Notebook ecc..). È possibile impiegarla per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali. Anche per corsi svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Può essere usata per il pagamento di corsi di laurea, di laurea magistrale – specialistica o a ciclo unico – inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale. Ci si può valere di tale bonus per la partecipazione a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo. Nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124.

A chi spetta?

La legge riconosce il beneficio della “Carta elettronica del Docente” solo ai docenti di ruolo, escludendo in maniera del tutto illegittima i docenti precari.
Tuttavia a tale intollerabile discriminazione ha posto fine la Corte di Giustizia Europea la quale ha statuito che l’art. 1 comma 121 della Legge 107/2015 (cd. Legge Renzi) deve essere interpretato – alla luce del principio di non discriminazione di cui alla clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE – nel senso di ricomprendere nella previsione anche tutti gli assunti a tempo determinato, a prescindere dalle diverse tipologie di incarico previste dalla L. n. 124 del 1999.

Ad oggi, pertanto, la Carta del Docente spetta sia agli inseganti di ruolo sia agli insegnati precari che svolgono incarichi annuali o che svolgono incarichi brevi e saltuari per una durata complessiva superiore a 180 giorni l’anno.

Come posso partecipare al Ricorso?

Sei un docente che nelle ultime annualità ha svolto supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche? Visita il sito Giustiziascuola.com per ricevere tutte le informazioni utili a riguardo.