49° Vinitaly: Caffo in festa per i suoi primi 100 anni. “1915-2015 abbiamo scritto la storia del gusto dell’Amaro”

A Verona dal 22 al 25 marzo 2015 è andata in scena la 49° edizione del Vinitaly, “Salone Internazionale del Vino e dei Distillati”, il grande appuntamento col mercato fieristico per produttori e prodotti dell’eccellenza italiana. Ma per qualcuno e per un intero settore ha rappresentato anche un appuntamento con la storia.

La Distilleria Caffo festeggia i suoi primi cent’anni con il prodotto di punta il “Vecchio Amaro del Capo” che rappresenta il 70% del fatturato aziendale, ma pure un prodotto capace di rinnovarsi e crescere tantissimo negli ultimi 15 anni, guidando in controtendenza l’intero settore degli Amari. I dati condivisi* parlano chiaro: nel 2001 furono prodotte circa 500.000 bottiglie, oggi il numero è salito a quasi 4 milioni di bottiglie che rappresentano in volume, una quota di mercato 2014, del 15,9% con un trend di crescita del + 26,1% rispetto al 2013 in un mercato che torna a segnare un momento di stabilità dopo anni difficili di contrazione dei consumi che persiste per quasi tutti i leader storici. Oggi il “Vecchio Amaro del Capo” rappresenta uno dei primi amari consumati a livello nazionale.

La Distilleria Caffo, nata dal sogno di Giuseppe Caffo, classe 1865, che dopo una lunga esperienza rileva nel 1915 un’antica distilleria a Santa Venerina alle pendici dell’Etna, è oggi guidata saldamente dai nipoti Giuseppe Giovanni Caffo e Sebastiano Giovanni Caffo, rispettivamente padre e figlio che si sono resi protagonisti delle strategie globali messe in campo con successo negli ultimi 15 anni. Un sogno, il “Vecchio Amaro del Capo” diventato un prodotto simbolo della Calabria nel mondo, tanto da potersi fregiare del titolo di liquore d’erbe di Calabria esaltando i tanti principi attivi di erbe, fiori, frutti e radici benefiche, infusi in finissimo alcol, per aiutare la digestione e dare una gradevole sensazione di benessere, apprezzata pure dai palati più delicati e lontani dal gusto degli Amarissimi. Naturalmente ghiacciato a -20° come vuole la tradizione che esalta i profumi dell’arancio amaro, l’arancio dolce, la liquirizia, il mandarino, la camomilla e il ginepro.

* dati IRI INFOSCAN relativi al canale GDO composto da IPER+SUPER+SUPERETTES