Marcella Marletta, il commento sulle nuove terapie geniche

Marcella Marletta, Dirigente del Ministero della Salute, è intervenuta alla 12ª edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Health Technology Assessment: al centro del dibattito della prima sessione plenaria le nuove frontiere della terapia genica.

Marcella Marletta

Terapie geniche, Marcella Marletta: “Sfida clinica, economica, etica e organizzativa”

Dal 10 al 12 ottobre scorso, nel Palazzo Lombardia di Milano, si è tenuta la 12ª edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Health Technology Assessment (SIHTA), una convention dedicata all’innovazione tecnologica nel mondo della sanità, al suo impatto sulla sicurezza dei pazienti e sulla sostenibilità economica. Durante la prima sessione plenaria, dal titolo “Horizon Scanning: le nuove frontiere”, è stato affrontato il tema delle terapie geniche, basate sul trasferimento di uno o più geni sani in una cellula malata: trattamenti moderni e dalle potenzialità infinite, ma che presentano costi ancora elevatissimi. Marcella Marletta , Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico presso il Ministero della Salute, è intervenuta come relatrice: “In Italia la salute è un diritto incomprimibile, sancito dalla Costituzione. La coperta della sostenibilità però è corta a fronte di costi molto elevati delle nuove terapie. L’obiettivo essenziale è il perseguimento del migliore equilibrio possibile tra accessibilità dei farmaci e risorse disponibili, ponendo al centro del sistema i diritti e la salute del cittadino”. Il paziente, secondo la Dirigente, è il fulcro centrale dal quale partire per ottenere dei risultati concreti nella gestione delle nuove terapie: “Si tratta di una sfida clinica, economica, etica e organizzativa”. Un esempio pratico del concetto espresso dalla dottoressa Marletta si ritrova nel farmaco contro l’epatite virale che, evitando spese dirette e indirette, comporta anche dei benefici economici per il Sistema: “Una volta si diceva che l’epatite C fosse incurabile, ora non è più così. Auguriamoci che questi governi investano nella ricerca indipendente e su questi farmaci in modo da fare scelte eque ed appropriate”.

Marcella Marletta, il percorso professionale

Nata a Catania, Marcella Marletta si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma: nel 1983 si specializza in Oftalmologia, ottenendo l’abilitazione come medico chirurgo. La sua carriera inizia nel 1982 al Ministero della Sanità, dove due anni dopo svolge attività di farmacovigilanza per la Direzione Generale del Servizio Farmaceutico. Il suo percorso continua all’interno del Ministero, prima con il ruolo di Dirigente medico, poi con la nomina a Vice Consigliere Ministeriale della Direzione Generale dell’Igiene Pubblica e, infine, a Direttore della Divisione II della ex Direzione Generale degli ospedali. Dal 1997 fino al 1994 è Direttore dell’Ufficio Dispositivi Medici, ruolo grazie al quale opera a livello internazionale, mentre contemporaneamente diventa delegato a Bruxelles per le attività comunitarie del MDEG, MSOG e CTEG. Grazie alle numerose esperienze e alla lunga carriera all’interno del Sistema Sanitario, nel 2011 viene nominata Direttore Generale della Direzione Generale dei Farmaci e Dispositivi Medici del Ministero della Salute, conferita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.