Fecondazione Assistita: DNA senza pericoli? Ecco come con l’NGS

NGSLa frontiera delle tecniche di preimpianto si è spostata un po’ più in là. Il team di ricerca, guidato da Dagan Wells dell’Università di Oxford, ha esaminato il DNA di un futuro nascituro con una tecnica innovativa e rivoluzionaria, per verificare l’assenza di malattie ereditarie avvalendosi della NGS, ovvero della Next Generation Sequencing.

Questa tecnica, utilizzata per valutare gli embrioni, permette di venire a conoscenza rapidamente circa la presenza di malattie ereditarie o anomalie cromosomiche che potrebbero mettere a rischio la vita del bebè. Questa procedura è stata verificata dal team dell’università inglese su quarantacinque embrioni affetti da anomalie genetiche. Confortati da risultati incoraggianti, Dagan Wells e i suoi l’hanno proposta e sperimentata su due coppie che stavano praticando la fecondazione in vitro.
Grazie a questo rivoluzionario metodo di sequenziamento è stato possibile selezionare un singolo embrione per ognuna delle coppie, che, una volta impiantato, ha dato luogo a un gravidanza assolutamente nella norma, mettendo al mondo, nel giugno scorso un bambino assolutamente sano.

Questo studio, presentato negli scorsi giorni a Londra, in occasione del Congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre), può essere foriero di importanti novità nel settore della fecondazione medicalmente assistita e abbiamo chiesto al dottor Antonio Scotto, esperto del settore e direttore del Centro di Fecondazione Assistita per la cura e la terapia della coppia infertile, le possibili ricadute: “Questa nuova generazione di tecniche di sequenziamento – osserva il dottor Scotto – aumenta notevolmente la possibilità di rilevare anomalie genetiche e aiuta ad identificare gli embrioni che hanno le più alte possibilità di portare a una gravidanza normale. Tutto ciò – conclude il dottor Scotto – dovrebbe far incrementare il tasso di successo della fertilizzazione in vitro, anche per la fecondazione eterologa, abbassando anche i rischi di incorrere in aborti spontanei”.

Fabrizio Morrone
Centro Fecondazione Assistita